domenica 3 ottobre 2010

Il vecchio e l'ospedale

L'ospedale a cosa serve? Domanda stupida. A curare ovvio. Ma curare chi e in che modo?
Quando il malato è giovane ci sono tante buone ragione per curarlo. Man mano che l'età del malato avanza, ha sempre meno senso impegnarsi. Economicamente è una lotta dispendiosa, magari per allungare la vita di poco. Il corpo è sempre meno alleato del medico e delle sue cure, non reagisce più ai farmaci, non si aiuta. Anche il corpo, ad un certo punto, giunge a fine programma, la sua missione è esaurita ed è ora di abbassare le armi e tornare alla terra.
I medici storcono il naso, cominciano a dirti che il tuo vecchio è vecchio e bisogna farsene una ragione. L'ambulanza arriva, ma se le condizioni sembrano estreme, gli alieni arancioni con scafandro che ne escono, nemmeno se lo caricano in barella e chiedono prima l'intervento dell'auto medica per avere istruzioni. Pare ci siano delle direttive regionali ferree in casi del genere (vecchiaia avanzata credo) e potrebbero anche venir fuori grane se il pacco si rompe del tutto durante il trasporto. Qui siamo in Lombardia (la miglior sanità d'Italia ... dicono) ma allora gli altri come stanno?
Ma dai che ce la fai. Finalmente il vecchio arriva in ospedale, ti guardano tra la compassione e il ghigno dubbioso di chi sospetta che ti vuoi liberare del genitore. Ti dicono che devi avvertire la moglie (non la chiamano "tua madre") che ci sono reali possibilità che non ce la faccia. Trafficano, fanno, aspettano. La Tachipirina fa miracoli contro la febbre. Niente febbre niente ospedale. La missione dell'ospedale è finita, a meno di gravi insufficienze respiratorie o cardiache e anche lì, comunque, il consiglio è di contattare le RSA della zona per mettersi in lista. Un ospedale non è un ospizio, non possono tenertelo li con quel che costa un'assistenza ospedaliera e coi pochi posti disponibili. Non puoi nemmeno dargli torto. Per una risonanza certe volte aspetti un anno, per una operazioncina sono in lista da 5 mesi. Il pacco va dimesso nel più breve tempo possibile e indirizzato verso un centro riabilitativo (quasi sempre è un reparto, un anticamera, una sala d'attesa di una casa di riposo). Ti rendi conto che la differenza è di diverso peso della professionalita. Se prima stavi male qui stai peggio. Si passa da 2 medici, 4 infermieri,  4 ausiliari, a un medico a ore, 1 infermiere a ore e 3 ausiliari fissi per liberare l'area dal fango che qui dilaga.

4 commenti:

  1. VORREI SAPERE:VISTO CHE MIA MADRE E' IN OSPEDALE..NON SO COME COMPORTARMI CON LA BADANTE!PAGARE LA PAGO UGUALMENTE..MA A PARTE MANDARLA A DARE DA MANGIARE ALLA MAMMA..POSSO CHIEDERLE ALTRO?TIPO FARLA VENIRE A PULIRE CASA MIA???GRAZIE!

    RispondiElimina
  2. la badante segue l'assistito/a ma ha diritto ad un'indennità di trasferta. Cioè ha pranzi e cene e le spese sostenute ovviamente rimborsate, più una percentuale in più rispetto alla paga base per il "disagio" (anche se in questo caso potrebbe anche essere una boccata d'ossigeno per la badante).
    Potrebbe assimilarsi all'assistito che va in villeggiatura.
    Si tratta di trovare un accordo ma dovrebbe occuparsi eventualmente dell'assistito in ospedale e se avanza tempo della casa dell'assistito, tutto quello che è fatto in più è fuori dalle regole. E' come se l'assistito gestisse il dipendente come un'azienda che poi fattura ad esterni la prestazione d'opera del suo dipendente, o divide con persone terze le spese totali della badante. Non è previsto che sappia io nel contratto un'opzione che preveda l'appalto della badante presso terzi. Del resto occorrerebbe (per essere in regola) cambiare il contratto della badante e pagargli meno le ore presso l'assistito e dargli magari un compenso attraverso dei voucher (buoni lavoro) presso il secondo datore di lavoro.
    E' tutta una complicazione volendo stare nella regola, basti pensare solo se dovesse verificarsi un infortunio sul lavoro mentre la badante è a casa di un altro che non l'ha assunta, verrebbero fuoriu grane a non finire.
    La situazione è quella di un operaio che lavora in un officina "A" che si trova purtroppo in presenza di un calo di lavoro e allora quell'officina lo presta all'officina "B" gestita da parenti dell'officina "A" senza che loro lo assumano.
    Non è corretto anche se molti fanno anche di peggio.
    Va tutto bene sinchè non succede nulla, poi le grane vengono giù come una valanga e si moltiplicano.

    RispondiElimina
  3. ti ringrazio per la tua risposta!!!!!!!molto esaustiva!!!sono entrata in questo "mondo"da poco.ho letto un po' di mail su questo blog..e mi sono depressa!!!!per fortuna per ora mi pare di aver trovato una persona brava e coscienziosa!spero di non sbagliarmi!

    RispondiElimina
  4. a dir il vero non ho capito se la risposta è da para-culo o da persona coscienziosa

    RispondiElimina

Quando un singolo post ha oltre 200 commenti, quelli eccedenti i primi 200, non vengono subito visualizzati. Per leggerli tutti è necessario cliccare qui sopra (quando viene inserito) il link:
"Carica altro..."