Vabbè, non esageriamo, Gennaio, Aprile, Luglio, Ottobre sono "solo" i mesi della gabella ("solo" si fa per dire, è un eufemismo bello e buono).
Dall'uno al dieci di questi mesi si paga il bollettino Inps per i contributi della badante. Non si paga prima per non fare casini. Potrebbero interpretarlo come un ritardo nel pagamento del precedente rateo, e non si paga dopo per evitare multe, contenziosi e more. L'Inps non sa chi lavora o chi non lavora, ma una volta entrati nell'ingranaggio della burocrazia il codice fiscale si diluisce in tutti i documenti. Ho sentito anche dire, che alcuni non pagano e corrono quel rischio. A quanto ho capito, l'Inps (sono andato a chiederlo a loro) non si muove, ma aspetta una denuncia della badante che si vede mancare delle contribuzioni ai fini pensionistici.
Se però il lavoro in Italia durerà 2 o 3 anni, magari 7, e poi ci sarà la ghigliottina del rimpatrio forzato, chi volete che torni in Italia a pretendere fra 40 anni la pensione? Ve la immaginate una dell'Ecuador, del Perù o anche solo dell'Ucraina, che torna in Italia a perdersi nelle lungaggini, nell'inefficienza e nella poca gentilezza degli uffici che normalmente hanno a che fare con gli immigrati? Così capita che taluni datori di lavori facciano saltare dei bollettini alla badante e paghino solo quelli necessari alla lavoratrice per il rinnovo del permesso di soggiorno, gli ultimi tre (cioè gli ultimi 9 mesi) prima della scadenza del permesso di soggiorno. Del resto la badante può sempre dimostrare di avere un contratto e di avere un lavoro e di pagare le tasse con il modello Unico, sarebbe iniquo negargli il permesso di soggiorno solo perchè il suo datore di lavoro non paga la sua parte di Inps. Cosa vogliamo far fare alla badante, anche il recupero crediti dell'Inps?
Oggi con una badante convivente, inquadrata al livello CS, questa gabella vale 709,02 da versare ogni tre mesi.
Spesa complessiva annua Euro 2.036,08. Un'altra bella botta sul collo del mio vecchio e sui miei piedi. Con il mese di Luglio ci sono 21,06 Euro in più da pagare ogni tre mesi. Adesso le badanti hanno una specie di cassa malattia che paga loro un'integrazione se si ammalano e finiscono in ospedale e il datore di lavoro è coperto da eventuali infortuni che la badante potrebbe subire in casa sua. E' dura, ma mi sembra una cosa equa a tutela di tutti.
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