martedì 12 ottobre 2010

Come scegliere un ospizio

Che si scelga una badante, una rinomata RSA, una Casa di riposo dignitosa o un ospizio a due stelle e un lumicino, il vecchio è sempre e per tutti una vacca da mungere sino all'ultima goccia.
Ma come scegliere una residenza per vecchi da rottamare? Lo so che è un linguaggio de borgata coatta ma il succo è quello. C'è chi si vuol liberare del vecchio in modo decoroso e chi lo vuole assumere come prodotto da magazzinare, almeno fintanto che da interessi superiori al BTP poliennale di riferimento.
Un vecchio, inoltre, certe volte può avere ancora qualche lascito nascosto (dicasi non lottizzato dai parenti più cari). Magari non ha ancora corretto in via definitiva il testamento ... se riuscirò a diventare vecchio, so che fregheranno anche me. Tanto che te ne fai dei soldi da morto? Chiunque se li prenda io sarò da un'altra parte con tutt'altri problemi. Quella contesa, per me sarà di minimo valore... a meno che anche di là si paghino le messe cantate... ma tanto lo so che le abitudini degli antichi egizi qui non ci sono. Se va bene, nella cassa ti mettono bastone, dentiera e l'Amplifon. Soldi dentro la cassa non ne ho mai visti. Lo sanno tutti che appena giri l'occhio se li prenderebbe il seppellitore, assieme alle corone dei fiori, i ceri non consumati del tutto e i denti d'oro.
Ma come lo scegli questo ospizio?
Quando vai, una delle prime cose che molto umanamente ti chiedono è:
"in caso ... di ... bisogno ... acconsente venga prestata un'assistenza spirituale (e ti vanno via da subito mance al prete)". C'è chi è religioso e chi risparmia anche su quello e non ci crede.
A seconda delle usanze è meglio capire se c'è o bisogna far da se come da manuale delle giovani marmotte al momento della dipartita. Alcuni istituti, appena entri, hanno già, appena fuori, il carro funebre e l'agente con il catalogo delle casse (comprese quelle difettate e di seconda scelta made in P.R.C. in finto PVC). 
Poi si passa subito al venale: "Quanto si paga? ed è "all inclusive" o è una permanenza "low cost" e ti devi portare i panini e il perborato per i calzini da casa?
E' sempre bene sapere quanto si paga ma anche cosa comprende.
Sarebbe buona cosa sapere se e quanta assistenza sociosanitaria è compresa. L'anziano, quando non ci sono i suoi parenti, piange, si sente inutile, è depresso, poi quando arrivano la domenica a fargli visita, abbozza sorrisi sperando lo riprendano con se (meglio non farsi vedere rognosi del tutto). Quanti medici, infermieri, ausiliari e chi da da mangiare al vecchio se lui non ce la fa (tenere conto che esiste il reale rischio, che ci sia un accorto scambio reciproco, di mezze verità o mezze balle, a seconda del solito metro del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto).
L'attività e metodi di animazione contano, tengono attivo il cervello del vecchio. Qualche ospizio ha solo la televisione (accesa o guasta non ha importanza, tanto il vecchio guarda solo e sempre il film della sua vita e di come sta andando a finire ... "Via col vento" se è prevista la cremazione). Altri hanno solo il cane di guardia e altri ancora solo il treno per Treviglio che passa due strade più in là, certi riescono anche a sentirne il rumore.
Prima o poi potrebbero servire delle cure riabilitative (servono? non servono? c'è una piccola palestra? un fisioterapista?)
Per capire come va, basta guardare se ci sono le cassette per i questionari di gradimento e soprattutto le domande che ci sono scritte. Se chiedono età e crocetta su maschio o femmina e altre cose ancora, prima o poi, ti beccano e il vecchio rischia. Se alle pareti hanno troppe poesie sui vecchi o tanti buoni propositi su come va trattato un vecchio, ci sono serie possibilità che quello è come vorrebbero essere ma proprio non ci riescono. Gli orari di visita e sapere da chi andare a reclamare in caso di necessità è importante. Se la persona ha sempre un bel sorriso (lo ha con tutti) è segno che a Natale vuole il cesto, se è un osso molto serio, bisogna tener presente che potrebbe essere sempre momentaneamente irraggiungibile. Dei due il meno peggio potrebbe essere il primo, da almeno l'illusione del "contatto riservato" e anche quello conta.
Come e dove dorme il vecchio? Ha i servizi indipendenti? Ci sono stanze separate in caso di malattia infettiva? A certe età, una dissenteria ad un vecchio il mattino può tradursi a sera in treni merci di cisterne piene per tutti gratis.
Le rette a carico degli eredi, pare vadano dai 1500 euro di Cremona ai 2000 mensili di Varese, da un sondaggio che avevo letto tempo fa sulle città più e meno care della Lombardia.
Poi ci si comporta come al supermercato, vale il miglior rapporto qualità prezzo e i soldi che si decide di mettere sul piatto.
Dimenticavo la cosa più importante per il vecchio ... l'alimentazione. Menù vari, personalizzabili, invernali, estivi, grammature abbondanti o all'osso. Non si possono generalmente tenere (di frodo) scatolette di tonno sotto il cuscino. Certi istituti hanno anche il dietologo, altri si accontentano dell'approvazione generale dell'ASL di zona. Anche la possibilità di scegliere la stanza ha il suo peso, davanti alla canna fumaria delle cucine è ben diverso da un filare di cipressi davanti a San Guido (indipendentemente dal fatto che uno sia stato socio Aci o meno)

3 commenti:

  1. Residenze Sanitarie Assistenziali: ecco come scegliere. Undecalogo fornito dall'Auser per evitare sorprese che, in materia di Residenze Sanitarie Assistenziali o Case di Riposo, sono spesso dietro l’angolo.

    http://www.laveracronaca.com/index.php/archivio/1124-residenze-sanitarie-assistenziali-cosa-sono-e-come-scegliere-

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  2. in tema c'è una vera confusione riporto qui sotto comunque il link da cliccare per arrivare al decalogo che citi.
    il decalogo secondo AUSER
    Ho visto ospedali RSA
    e case di riposo.
    Una cosa è quello che è scritto e altro è quello che si fa solitamente.
    Le case di riposo sono delle strutture dove le persone vivono generalmente in due per stanza. Le stanze non sono camere da ospedale e da li è chiaro che l'assistenza sarà tutto fuorchè ospedaliera. Ci sono inservienti ma infermieri se ne vedono pochi e il medico? spesso è un'illusiione.
    E' vero quindio che nella casa di riposo dovrebbe entrarci chi ha una sua autonomia perchè se non se la cava da solo nessuno lo aiuterà (a meno di volontari di gran volontà).
    La RSA è una struttura sanitaria ma solo assistenziale. praticamente ospita giovani e vecchi che siano in riabilitazione o che non siano autosufficienti, ospita anziani quando la famiglia prende un sospiro di sollievo e va in ferie, solitamente non è per sempre e costa una cifra.
    Ha dei medici a turno sempre presenti, generalmente fisiatri o geriatri, gli specialisti delle malattie sono in ospedale e non fanno Hospice per i malati terminali. L'RSA ha letti ospedalieri ma che sia ospedale è illusione. Prende in carico persone già stabilizzate e spesso l'animazione è pura fantasia. Ci sono le stanze ma non si sa a chi siano rivolte.
    Un anziano a casa è meglio per tutti, primo per lui, secondo per la società. Meglio un medico in meno e un affetto in più. una cosa è certa, per la famiglia è un bel disagio ma la famiglia ha a che fare con un componente della sua famiglia e la scelta credo sia anche e forse solo etica.

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    1. ho letto i consigli.
      Ogni consiglio è buono ma accertarsi delle cose che indica AUSER dovrebbe essere ovvio ma nel mio caso non sono state di facile verifica. Mio padre è stato in una struttura dove non conoscevo nemmeno il piano di assistenza, la fisiatra era totalmente inadeguata, burocrate, altezzosa e introvabile. Incontri solo su appuntamento il giovedì, mai disponibile (tutte le volte che ci ho parlato è stato su agguato). Il direttore uomo di buona volontà, tecnologo della struttura ma tutto fuorchè medico. Ho visto morire persona davanti al posto dove le inservienti si riunivano a chiaccherare.
      I morti si riconoscevano sempre all'ora di pranzo o di cena quando era necessario spostarli.
      Mio zio vittima di un'assistenza inadeguata e di una totale incompetenza del parente che aveva deciso di farsene carico è morto quasi davanti a casa sua (senza più poterci tornare) dopo aver peregrinato per varie strutture dove stava peggio ma stava meglio. Non è detto che l'ordine e la rigidità della struttura sia meglio di una lassiva e un po' fantasiosa e pressapochista.

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