giovedì 28 ottobre 2010

Come scegliere la badante perfetta

E' il sogno di tutti. Trovare una Mary Poppins. Ci si potrebbe anche accontentare di una spigolosa signorina Rottermeier, certo è, che nessuno si augura di trovarsi in casa un Godzilla vestito da Mago Zurlì.
Ci sono comuni (come quello di Milano) che qualcosa cercano di fare. Hanno istituito per esempio un "Elenco Badanti Qualificate". Basta? E' già qualcosa ma siamo forse ancora un po' lontani dall'obbiettivo, anche se la volontà e la necessità di fare c'è.
Per adesso i parametri generali di accettazione, sono molto di manica larga. Innanzitutto si iscrivono all'elenco tutte le persone che hanno requisiti minimi. Ad iscriversi, sono i lavoratori/lavoratrici che ritengono di essere qualificati/e o necessitano di una opportunità in più di lavoro. Non credo esista al momento una commissione che abbia tempo di vagliare le credo migliaia di offerte proposte. Consultare quell'anagrafica credo sia come voler scegliere un libro giusto sul catalogo di Amazon senza avere un idea precisa di cosa si voglia leggere. Per esempio, per i lavoratori stranieri (quelli più bisognosi di vitto e alloggio gratuiti, e quindi in definitiva anche gli unici disponibili alla convivenza 24 ore su 24) basta il permesso di soggiorno in regola e parlare un italiano "sufficiente alla mansione". Il comune (come molti comuni o associazioni in Italia) organizza anche corsi per assistenti familiari, ma sono corsi che non hanno (per mia esperienza personale) un programma ben definito e collaudato (siamo agli inizi).
Il corso potrebbe anche essere ottimo e abbondante, di certo è gratuito, ma diventa per le aspiranti badanti, un luogo per parlare di immigrazione e difficoltà a trovare lavoro. Le persone ci vanno sperando di trovare un ufficio di collocamento e non una scuola.
Non c'è alternativa, non è la badante a dover fare un corso, ma la famiglia che assume a frequentare una scuola per specializzarsi in "selezione delle risorse umane".

6 commenti:

  1. meglio farne a meno.
    fate senza e non sbagliate

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  2. la soluzione badante risolverà anche la vita dell'anziano ma complica quella di tutto il resto del suo mondo.

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  3. La badante perfetta non esiste però la paga dev'essere ineccepibile e versata puntualmente perfettamente.

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  4. all'inizio sembrano essere tutte perfette poi col tempo cambiano. Quella che abbiamo si arrabbia se andiamo a trovare nostra madre senza avvertirla. Se lo dice un'altre volta è a casa d'ufficio. Quella crede di essere diventata padrona della casa.

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  5. la badante più sbadata può fare meglio di quella più precisa e attenta. Non c'è un metodo. Si tratta di mettere assieme una buona squadra. Se l'anziano è un portiere occorre l'attaccante e viceversa come nel calcio.
    Si tratta di combinare i caratteri di anziani e badanti. Bisogna scegliere quella che andrebbe meglio per gli anziani.

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