venerdì 7 gennaio 2011

L'esercito delle badanti

Più che un esercito è un'armata Brancaleone, è il mare più nero che conosca. Si combattono due eserciti non regolari, badanti contro datori di lavoro. Sono certo ci siano badanti che rubano, che vengono in Italia perchè al loro paese non c'è più vita. Magari sono pluricondannate, magari hanno solo piccoli problemi con la giustizia o solo fame e voglia di trovare un tetto e una dispensa piena. L'esercito delle badanti, sa che in Italia c'è un lavoro, che si chiama "badante", e che si prendono soldi per tenere un po' a bada dei vecchi. Non si conoscono regole, non si sanno quali sono i doveri, i diritti. Non si sa esattamente cosa bisogna fare, come farlo, cosa compete e cosa no. Ci sono badanti che si chiedono quante ore di lavoro e di riposo ci siano da fare. Ci sono datori di lavoro che si indignano alle sole parola "riposo" e "paga". Cosa è lecito aspettarsi e cosa non si può chiedere. Molti (badanti e datori di lavoro) non sanno nemmeno che cosa sia un contratto, in alcuni paese ci pensa lo stato. Non si sa nulla. Le badanti si telefonano, si ritrovano in rete e ai giardinetti, scoprono di non essere tutte uguali. Di non avere tutte gli stessi diritti. I datori di lavoro non sono tutti uguali, le badanti anche. Sono culture e usanze diverse che si incontrano, e spesso si scontrano.
Girando un po', trovo datori di lavoro che "assumono" solo in nero, altri assumono ma non pagano i contributi, alcuni si prendono subito i documenti della badante per sicurezza, qualcuno schiavizza, . Ci sono quelli che in cambio del lavoro (quindi del permesso di soggiorno), chiedono affitto e un contributo gas/luce e frigorifero. Ci sono quelli che si chiedono cosa possa succedere se non pagheranno Inps e badante. Ci sono quelli che prendono la badante, perche gratis è meglio di una retta dell'ospizio. Per quel che è mia esperienza, pochi si pongono il problema di trovare la miglior soluzione possibile (senza strafare) per il proprio vecchio.
Dicono che una civiltà si misuri dal suo grado di culto per i morti. Se si debba avere o meno il culto dei morti, la memoria della storia e dei suoi insegnamenti non so, ma certo è, che cominciare con avere almeno un po' di pietà per i vivi e per chi li accudisce sarebbe (secondo me) già un bel passo avanti.

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