venerdì 19 marzo 2010

Diamo un giusto peso ai costi ... (RSA - ospizio)

Prima di partire, bisogna rifare i conti da tirchi incalliti. In zona, senza raccomandazioni e via discorrendo, con il contributo regionale ecc. entrando in una lista d'attesa che può durare anche 6 mesi (o un anno per sentito dire), si va in una RSA (ospizio) a non oltre 20 chilometri da casa. Si parcheggia l'anziano in attesa del funerale si pagano 1500 Euro mese circa e si butta l'indirizzo. Chiamano loro quando c'è da scegliere l'impresa di pompe funebri, che comunque disinteressatamente possono entusiasticamente suggerire. Certe strutture non sono proprio così attrezzate per imboccare ai pasti gli anziani, vogliono l'aiuto (la badante al tavolo), è un costo, ma se non si fa, ci pensano loro, portano i pasti, se l'anziano mangia bene, se non mangia si arriva prima alla flebo o al sondino gastrico e si libera prima anche il letto. Se l'anziano ha una casa o dei beni, li si affitta o li si vende e si comincia ad accantonare. Con pensione anche minima (500 Euro) e accompagnamento (430 euro), si fa in fretta ad arrivare al pareggio costi/ricavi. All'ospizio, l'assistenza medica è garantita, anche se poi sono persone agli sgoccioli, e quel che tutti sanno è che son lì per morire, quindi non ci si accanisce più di tanto a tenerli in vita. Se c'è un problema, si fa prima a scaricarli in ambulanza su un ospedale che a curarli lì. Un vecchio che entra in un ospizio, rumina i suoi giorni verso la morte, non ha interesse al mondo e non gliene frega nulla di quel che accade fuori dalla sua pelle. Sa di essere in lista d'attesa verso i cieli, quindi, anche se partecipa a qualche attività ricreativa (si fa per dire) sa che da creare c'è ben poco, massimo estinguere o alienare. Non siamo arrivati agli incentivi statali per agevolare la soppressione degli infermi, ma informalmente, si procede tacitamente, di comune accordo, d'ufficio, per accontentare tutti (anziano compreso che ne ha pieni i vasetti di stare in un mondo ingrato).
A casa è tutto un altro paio di maniche e anche di guanti. Tenere pulito è già una spesa. Un anziano nemmeno si accorge di sporcare, quello che fa gli è naturale, ma la natura non sempre è gradita, anche perché non è tutta menta piperita che sgorga. La badante, schiava in nero, si paga tra gli 800 e 1000 Euro mese. Se si è bravi si riesce a convincerla a dormire vicino alla spazzatura, e gli si intima di portarsi il mangiare da casa e di farci ogni tanto qualche regalo altrimenti gli si incute terrore minacciandola di denunciarla. Si può tentare di fargli pagare 300 onesti Euro d'affitto e di pomeriggio andare a fare le pulizie dai vicini gratis (poi dai vicini ci si fa dare 500 Euro in nero e si è in pareggio. Se l'anziano vuole restare a casa sua deve diventare una risorsa non necessariamente un costo. Per l'anziano si cerca di risparmiare sul riscaldamento. Bisogna forzare un cassonetto della raccolta stracci della Caritas o dell'Humana e farne delle coperte multicolore, inutile farsi degli scrupoli etici, basta pensare "i bisognosi siamo noi e Dio lo sa". In mezzo ci sono tutte le varianti di risparmio e di spesa. Se ci scopre filantropi si può tenere in casa l'anziano ... guadagnandoci. Il medico di base non lo curerebbe adeguatamente (ha un budget da rispettare raccomandato dall'Asl) in caso di bisogno 118, non è detto che lo carichino (se temono gli muoia durante il viaggio, hanno un protocollo segreto dettato dalla regione da rispettare) ma è sempre una visita a domicilio prima di lasciare per sempre la terra, giusto per metterci l'anima in pace e poter dire a parenti e conoscenti: "è stata dura, ma sento in cuor mio, di aver fatto tutto il possibile per il mio caro".

1 commento:

  1. Badante è meglio di casa riposo dove prendono vecchi e fanno durme soli con pastiglia

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