martedì 9 marzo 2010

dilettanti allo sbaraglio

Si comincia col sentire amici, conoscenti, parenti e poi più in là. Attento che rubano, ne avevo una violenta, sporcano, rompono, siamo stati fortunati ne abbiamo trovata una brava ... anche se in casa, poi, ci devi andare un po' con il paraocchi. A seconda di chi incontri trovi un giudizio diverso. Normalmente, chi ha accasato il suo peso in un ospizio, non avrà da dispensare che pareri altamente sfavorevoli, un po' di verità e un po' per assoluzione del tiro bieco giocato all'anziano. E' come chiedere un parere a uno che ha comprato un auto usata da un concessionario sconosciuto e poi l'ha rottamata in sei mesi. Le badanti non durano tanto, massimo due anni (statistiche favorevoli), il lavoro è duro più che altro per l'elevato grado di prigionia. Così non va. Si va dalle organizzazioni umanitarie (si cercano anche garanzie): Caritas, Acli, istituti di formazione per assistenti familiari ecc. sperando loro ti consiglino al meglio. Gente di capo speranza. Niente di più sbagliato. Ognuno cerca di piazzare i suoi e della famiglia che ha l'anziano da accudire interessa poco a tutti. C'è gente che magari, con poca passione e professionalità, fa corsi serali per riempire un aula e prendere il contributo regionale. Le badanti si generano e aumentano la loro capacità con il passaparola. Una giungla. Sono stato in un posto, con tanto di effige cattolica, che dava l'impressione delle poste ufficio telegrammi. Si pagava un tot a parola (intendo le sole informazioni, figuriamoci il resto). Le Acli hanno il listino prezzi come al ristorante, alla fine c'è il prezzo dell'amaro e del coperto. Poi bisogna capire anche quanto costa questo servizio. Bisogna capire quanto in regola o quanto in nero.

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