martedì 8 giugno 2010

Se la badante si ammala o va in ospedale ...

Sono due casi diversi, sotto un unico comune denominatore:
Pazienza. Pazienza. Pazienza.

I casi sono uno = "rimboccarsi le maniche".
la differenza è che se si ammala leggermente, può stare a casa (ma la sua casa è anche il posto di lavoro, in quanto convivente), gli vanno prestate cure e vitto, nonchè alloggio. Il sogno di ogni badante, è avere qualcuno che badi anche a loro. Se si ammala al lavoro, non deve nemmeno portare il certificato medico, è li che te la vedi morire sotto gli occhi. Però un datore di lavoro fiscale, può chiedere l'intervento del medico della badante per verificare l'effettivo malessere. Un datore di lavoro come si deve, può chiamare il medico anche nel caso la badante peggiori (è solo una questione di pararsi le spalle, c'è il rischio di denuncia per omissione di soccorso e si va nelle grane ... e non parlo certo di formaggi).
Se la badante è in ferie deve mandare un certificato medico. Mica può allungare le ferie, tanto per integrare il lavoro di badante con il lavoro da cubista, il sabato notte, in una balera della Romagna, adesso che fa bel tempo.

Se la badante è moderatamente grave va all'ospedale, e ci da una mano la collettività, perchè vitto e alloggio contribuiamo tutti a pagarglielo. E' ovvio che se è molto grave, va valutato un ospedale con camera mortuaria rispetto ad un altro senza, per via delle spese funerarie, a carico del datore di lavoro, se la badante non ha parenti. La badante è una convivente è gli unici "affetti" (si fa per dire) che ha, sono nella famiglia per la quale lavora. Questa interpretazione potrebbe sembrare ridicola ma non lo è. Quando il datore di lavoro assume la lavorante, si impegna, sottoscrivendolo e firmandolo, un impegno a pagare le spese di rimpatrio, qualora la badante decida di farlo definitivamente. Chi potrebbe dare questa garanzia più della morte? Mediaworld?
Bisogna rassegnarsi all'idea che la badante non è una bestia e ha le sue tutele. Se fosse una donna di strada potremmo fare come fanno certi "caporali", ucciderla e buttarla nella spazzatura in un sacco di plastica nero (per via della differenziata che distingue un popolo incivile da uno progredito).
Neanche pensare di licenziarla, non si può, come non si può fare con il vecchio, che restando in vita ci molesta.
Ci sarebbe una terza via, moderatamente rischiosa, avvelenarla con veleno dei topi (risalirebbero al negozio beccandoci al volo), ma credo poi le spese di rimpatrio del cadavere possano essere superiori al TFR (il gruzzolo del licenziamento), quindi è bene informarsi bene prima di agire in qualsiasi direzione.
Meglio valutare sempre le conseguenze di qualsiasi azione intrapresa.
Se la badante è morta si può licenziare senza farsene una colpa.

53 commenti:

  1. mia amica malata e subito licensiata. Non c'è regola in Italia. Si vai ospedali non trovi più nemeno vestiti tuo ritorno.

    RispondiElimina
  2. Ma dove abiti in zone dove fregano la casa se vai in ferie? Non si perde nulla. Il posto te lo devono tenere almeno per un mese se non di più. Dipende per quanto tempo lavori per lo stesso anziano. Cambia in funzione degli anni di anzianità di lavoro purchè in regola.

    RispondiElimina
  3. La badante prende paga anche in malattia. E' stabilito nell'articolo 26 del contratto nazionale collettivo e vale dopo il periodo di prova. Durante il periodo di prova (una due settimane) normalmente non c'è nemmeno una vera assunzione e quindi tutti i discorsi possibili lasciano il tempo che trovano anche se la malattia sospende sia il periodo di prova sia le ferie.
    Il datore di lavoro, e non altri in sua vece (Inps, Inam ecc. non pagano nulla) paga il compenso al lavoratore per un periodo che dipende dall'anzianità di lavoro alle sue dipendenze.
    Dopo questo periodo le ipotesi sono tante, il lavoratore resta senza stipendio, a meno che abbia una sua assicurazione privata (mai visto) e dopo un ulteriore periodo può intervenire anche il licenziamento. Comunque il conteggio non è così immediato perchè dipende anche dai giorni a singhiozzo che una "malattia" potrebbe accanirsi nell'anno contro la stessa sfortunata badante.

    RispondiElimina
  4. Non tutti sono d'accordo. Non tutti i contratti sono uguali e spesso c'è confusione anche all'interno delle stesse parti che si sono accordate sulle regole. Ogni organizzazione poi difende un proprio contratto con piccole o significative divergenze.
    Mi riprometto di farne un post apposta.
    E' un caos a partire dalla paga dei primi giorni di malattia che per taluni deve essere intera e per altri il 50% del pattuito.

    RispondiElimina
  5. cara irina, una tua illustre compaesana nonchè ex badante dei mei genitori ha denunciato mio padre e mia madre perchè di notte la chiamavano (tutte le notti dalle 3 alle 6, guarda caso) ed ha richiesto 16.000 euro di danno a due persone che riescono a malapena a pagare la casa di riposo con le loro pensioni. tendo a specificare che la suddetta persona era stata regolarmente assunta ed accolta in casa come una della famiglia....quasto è il ringraziamento. ha chiesto anche i danni per i mancati riposi e le mancate ferie: quest'anno ha fatto dal 15 luglio al 31 agosto!!! evita quindi di dire che in italia non ci sono regole. se non ti va torna al tuo paese!!!

    RispondiElimina
  6. che li abbia chiesti passi ma come fa a dimostrarlo? Non mi dirai che avete pagato?

    RispondiElimina
  7. Ti avverto. Ho segnalato la tua pagina a Blogger, in quanto i contenuti, a mio parere, rasentano l'istigazione a delinquere.
    So che non conta niente, ma non credo mi fermerò qui. Sei un sottoprodotto della peggiore umanità.

    RispondiElimina
  8. Paola anonima? Va bene anche così.
    Questo blog cerca in modo anche ironico di presentare a chi non lo sa o non ha ancora affrontato il problema dell'assistenza ai propri anziani, ai propri genitori. Il blog è stato segnalato anche su siti ufficiali ed esterni a Blogger per quale sia la situazione in Italia oggi.
    Tutto quello che è scritto qui è vissuto sulla mia pelle. Non c'è nulla di inventato. Tu sei una che ha messo i suoi genitori in ospizio? Sei una badante che non riesce a farsi pagare? Sei una che ha delegato tutto alla badante e non riesce a disfarsene? sei un infermiere o un medico menefreghista che ha incontrato mio padre ho ha cercato di fotografarlo mentre stava male (nella sanità italiana c'è anche questo). Ci sono i medici che va già bene se assistono lo standard minimo per sentirsi il cuore in pace, ma ci sono anche volontari (che vanno ad assistere altri per rimorso di non aver assistito abbastanza i propri genitori).
    Due dei medici che dicevano che mio padre era ormai vecchio sono andati al creatore (uno di infarto e uno con un incidente in moto).
    Dal 2008 assisto prima uno e poi tutti e due i miei genitori con l'aiuto di una badante in regola che più in regola non potrebbe essere. Non percepisco più la differenza tra un giorno feriale e un festivo. Non so cosa voglia dire la parola ferie. Me ne frego dei falsi benpensanti che hanno sempre da dire e non fanno mai. Ho mollato il lavoro per seguire tutto questo e altro che si è accumulato in altro loco. Al mio paese nessuno si azzarderebbe a dire nulla su quello che/come faccio. Sono additato come esempio stoico. Assisto (quando devo) anche la badante che ha un blog linkato qui a fianco "paradise des marocaines". Con Blogger e internet ha imparato a leggere e scrivere l'italiano. Appena assunta e venendo da una situazione molto critica si è trovata a fare un corso di 160 ore al quale io l'ho sempre accompagnata senza farle spendere nulla. Nella sua famiglia (e i sindacalisti presenti al corso) gli hanno sempre detto di ritenersi fortunata.
    I blog servono anche a esprimere opinioni diverse e ci vuole sempre il santo che va a proteggere tutti a parole, però occorrono anche quelli che si mettono delle scarpe con delle suole buone e camminano all'infinito e si rimboccano le maniche all'infinito. Quando a fine 2008 tutti (i medici) mi dicevano che non c'era più niente da fare io ho resistito e così mio padre, che ancora oggi fa il suo giretto in giardino. Ma ho resistito anche a primi mesi 2009 quando tutti mi dicevano che non c'erano più problemi ma io mi incazzavo perchè il problema c'era, e di nuovo a metà 2009 quando tutti tornavano a scuotere la testa e mi guardavano con commiserazione.
    Ho dato ormai almeno tre anni di vita in più a mio padre. Tre anni che verranno tolti alla mia vita perchè ho dato molto in questo tempo.
    Che chiudano questo blog e tu sia contenta di essere stata una perfetta crocerossina a parole, non me ne frega nulla. Ho davanti una badante che ha un conto corrente con su soldi, che fa studiare due fratelli, una tessera sanitaria una licenza media e un corso di assistente familiare. Soprattutto ho davanti mio padre e questo mi basta. Poi ognuno faccia come meglio crede e come meglio sa fare il suo ruolo di perbenista. In questi anni ho incontrato tanta di quella gente che ha voluto insegnarmi quello che non sapeva fare, che un blog chiuso o una denuncia a qualsiasi livello o per qualsiasi motivo non mi toccheranno minimamente.

    RispondiElimina
  9. mi sono letto bene il post che ho scritto, ricordo di averlo scritto leggendo nei tempi di attesa altri che avevano preso badanti e le trattavano peggio di quel che ho scritto. Il tono mi pare ironico, non cattivo. Ironico proprio per far vedere a chi pensa che prendere una persona che ha bisogno di lavorare e soprattutto non ha casa e non ha da mangiare, non necessariamente è autorizzato a trattarla da animale.
    Credo comunque che tu non viva da vicino la situazione nè di un immigrato nè di un anziano. Non hai idea di quante delusioni ho vissuto per le parole di preti e volontari qualificati presenti negli ospedali gente che crede di essere caritatevole ma non fa altro che scaricare patate mistiche sulla schiena di altri.

    P.S.
    mi pare che nel tuo (Paola) intervento tu non usi l'ironia che ho usato io, ma ci sia solo cattiveria fine a se stessa.

    RispondiElimina
  10. giusto per mettere i puntini sulle i e sulle U quando ci vanno. Nella foTo si intravede una stanza d'ospedale, li c'era mia madre che dormiva e io ero fuori a telefonare a mio padre che l'operazione era andata bene.

    NoTA.
    Puoi sempre cercare di farmi multare per uso improprio del cellulare in una sala d'aspetto dell'ospedale.
    Credo tu abbia la capacità e la conoscenza per educare anche su questi aspetti.

    RispondiElimina
  11. E, finalmente, ho capito...A te va tutta la mia ammirazione e considerazione.
    Non tutti hanno la capacità di leggere tra le righe, dietro le apparenze. Pazienza, esistono persone che non colgono l'ironia...

    RispondiElimina
  12. delle volte è più facile ridere che disperarsi. Come quando fai un brutto incidente ed esci illeso. A me è capitato di aver voglia di ridere e poi di aver voglia di piangere, ma non sono riuscito a fare nessuna delle due cose.

    RispondiElimina
  13. c'è gente che ti ucciderebbe per la sola curiosità di vedere di che colore hai l'anima.

    RispondiElimina
  14. sono una badante in regola di3ene e 4 mesi adeso il dottori mi ha dianosticatto con neoplazina del polmone destro .Voglio chedere comme si procedere se io devo esere operata e puoi devo stare in mutua come si paga e chie che mi deve pagare?ho 56 ene grazie per chi mi da una risposta giusta

    RispondiElimina
  15. ciao ti paga datore de lavoro solo per 15 giorne al anno de malatiea altru no ti paga nessiuno

    RispondiElimina
  16. E' corretto, purtroppo ci sono solo 15 giorni di lavoro pagati dal datore di lavoro e basta (con la massima anzianità come nel tuo caso). Per badanti e colf non interviene l'Inps, l'unica consolazione è che durante la malattia puoi stare in casa del datore di lavoro in caso il rapporto sia di convivenza.
    Bisognerebbe conoscere bene il caso. potrebbe esserci una scappatoia con la disoccupazione ma anche quella ti aiuterebbe poco.

    RispondiElimina
  17. Ti resta la consolazione che il datore di lavoro ti deve mantenere il posto di lavoro per 180 giorni dall'inizio della malattia, e non ti può licenziare durante la malattia.

    RispondiElimina
  18. per quel che ne so io esiste una Cassa Malattia Colf e Badanti ma non si va oltre 20-25 Euro giorno per un massimo di 20 giorni sempre che lavoratore e datore di lavoro abbiano versato le loro quote per almeno un anno.
    In pratica è un'assicurazione a favore del datore di lavoro che non paga più di tasca sua ma delega la "cassa colf/badanti".
    per la badante cambia ben poco in termini di paga durante la malattia.
    in pratica c'è un'indennità giornaliera per l'intervento chirurgico e siamo già fortunati in Italia che lo stato non nega l'assistenza sanitaria a nessuno, nemmeno ai clandestini ovviamente disoccupati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. buona sera!sto impazzendo per le tante le voci discordi e contraddittorie in merito:badante assunta da 10gg,residente e convivente,è "toccata" da auto,dimessa dal P.S.2volte senza prognosi con diagnosi contusione(1 livido),le sono prescritti 18gg dal medico di base.Devo garantirle la convalescenza(che potrebbe essere prorogata)a casa mia? licenziamento:quanti gg di preavviso,devo aspettare che finisca "la degenza",e se proroga?
      Ha una stanza per sè, dove metto seconda badante che mi occorre?

      Elimina
  19. scusate, sono proprio "fuori", ringrazio in anticipo chi mi darà delucidazioni.

    RispondiElimina
  20. malattia e' una cosa infortunio un altra poi per 7 giorni paghi poi non devi piu' nulla

    RispondiElimina
  21. la residenza in 10 giorni non te la da nessun comune e in 10 giorni non viene il vigile. la malattia se la fa a casa sua. Paghi 3 giorni meta' e 4 interi poi non devi piu' nulla. al rientro la licenzi

    RispondiElimina
  22. grazie mille.la richiesta di residenza è stata fatta contestualmente all'assunzione, e la davo già attuata.ormai ha superato i fatidici 10 gg di conservazione posto, devo darle il preavviso pagato di 15 ggo o le comunico semplicemente la risoluzione del rapporto senza pagarle nulla? se non vorrà "schiodarsi" da casa, che faccio? chiamo i carabinieri? credetemi, è una situazione insostenibile!e non so cosa e come fare! ancora grazie!

    RispondiElimina
  23. la residenza la da il comune ufficio anagrafe non un contratto. se il comune non ha registrato. la residenza e' un'ospitalita' quindi la malattia la fa nella residenza che risulta dalla carta d 'identita' in corso. in malattia non si puo' licenziare ma si puo' chiedere una visita medica fiscale di controllo. finita la malattia puoi licenziare senza piu' vederla pagandogli il preavviso

    RispondiElimina
  24. ovvio che la residenza la dia il comune , era per spiegare i tempi.devo aspettare che finisca la malattia per darle il preavviso? durante il preavviso deve ritenersi in servizio, ma se proroga la mutua come fa a beccarsi i soldi di quei 15 giorni se è malata?intendo tecnicamente, lo so che tanto visto che deve andar via figurati se lavora...l'assistito, meno male, è autonomo,(lei avrebbe dovuto fargli da mangiare e tenere pulita la casa) e tocca rassicurarlo: cardiopatico, è provato, preoccupato della salute dell'ospite che ogni giorno si lamenta di un dolore diverso (è a posto sotto certi punti di vista:ha fatto risonanza magnetica, tac e radiografie) e forse anche per me che mi vede sbattere come unico figlio e parente e fisicamente distante.
    mi occorre che ci sia qualcuno per mia tranquillità.
    nonostante possa chiederle di retribuirle i 15 gg di preavviso e che se ne vada subito, fino allo scadere degli stessi può tenere i suoi effetti personali in camera.
    per cortesia, ditemi in che data posso mandarle lettera di preavviso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. volevo precisare a chi mi ha risposto ieri: non è infortunio! dopo essere rientrata dal suo permesso quotidiano di oltre due ore, è uscita di nuovo per una sua commissione e al p.s. ha detto che era in giro per conto suo.

      Elimina
  25. purtroppo in un anno puo' farsi 45 giorni di malattia piu' le ferie maturate anche durante la malattia. poi puoi darle la lettera di licenziamento il primo giorno di rientro chiudendo il contratto pagando il preavviso senza farglielo fare. in quel caso il rapporto e' definitivamente ed istantaneamente risolto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciò non mi risulta, era stata assunta da 10 gg compresi gli 8 di prova e per quello che ne so ha diritto ad un tot di malattia più nel frattempo le devo mantenere il posto per dieci giorni e pare che abbiamo superato i tempi consentiti.

      Elimina
  26. 15 giorni pagati in varia percentuale nell'anno. 45 giorni nell'anno solare, per esempio da marzo a marzo dell'anno successivo per mantenere il posto di lavoro. non si puo' licenziare ne in ferie ne in malattia, ma al rientro senza motivo ma pagando il preavviso e la badante sta a casa da subito. in ferie o malattia si paga l'indennita' di vitto e alloggio ma le ferie o la malattia se le fa dove ha la residenza

    RispondiElimina
  27. la tua badante e' stata licenziata dal medico. fino a 6 mesi i giorni max di malattia sono 10 se non rientra e' cosiderata fuori dal lavoro. e licenziamento in tronco come se avesse abbandonato il lavoro di sua iniziativa. non puoi licenziarla ma appena finisce la malattia la licenzi in tronco senza pagare nulla

    RispondiElimina
  28. dopo i giorni massimi di malattia (in questo caso 10) la badante e' licenziata in tronco per giusta causa (per giusta causa non c'e' preavviso). Non e' assunta e non ha contratto di affitto quindi e' alla stregua di qualsiasi estraneo. Deve andarsene

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie, grazie, grazie.
      Tra le tante risposte la tua è quella giusta. voglio che lo sappiano anche gli altri e che non cadano nell'errore ma soprattutto nello sconforto come me.
      per paura di sbagliare e di cadere nell'illecito le ho pagato anche il preavviso (tra l'altro non lavorato) ma non avrei dovuto. ricevuta la raccomandata la mattina dell'ultimo giorno di malattia, nel pomeriggio è ritornata dal medico per una ulteriore proroga e pretendeva di rimanere ancora a casa.

      Elimina
  29. Non c'è persona più arrogante di una che non sa e pensa che l'Italia sia il paese del bengodi.
    La maggior parte degli stranieri e quindi anche delle badanti ha un concetto strano di stato. non sa che lo stato siamo noi e pensa che l'entità suprema "STATO" sia contro i cittadini italiani e a favore degli stranieri. Poi festeggiamo l'unità d'Italia mentre gli stranieri ci invadono e prendono di tutto forti delle nostre paure e delle nostre insicurezze.

    RispondiElimina
  30. buon giorno mi chiamo Maria lavoro come badate convivente regolarmente da 3 anni con una persona che a disturbi problemi pschico ormai da 3 da suportare lui no che la faccio piu ho arrivato al isaurimento psicofisico. posso chiudere al mio dottore di andare in malattia per isaurimanto psicofisico, aiuto grazie a presto

    RispondiElimina
  31. Non puoi chiedere al tuo dottore di andare in malattia (qualsiasi essa sia), ma devi andare dal medico con lo spirito di quella che vuole guarire e mantenersi sana, fare una visita accurata, se serve andare da uno specialista e curarti. Il medico di base ti darà dei giorni di malattia e presenterai quelli al tuo datore di lavoro. Con oltre due anni di servizio hai diritto a mantenere il posto di lavoro per 180 giorni, ma te ne verranno pagati solo 15 max 20 (a seconda dei contratti e delle previdenze integrative eventualmente pagate). Con 180 giorni (sei mesi) hai però la quasi certezza di trovarti al rientro la lettera di licenziamento. In queste condizioni, se si è al limite sopportabile, non sono meglio 20 giorni pagati e poi mollare il lavoro?
    Una famiglia non è un'azienda e spesso quando si decide di assumere una badante lo si fa proprio quando si è agli sgoccioli della vita dell'anziano. In quelle condizioni 6 mesi possono essere, se non proprio una vita, magari la metà della vita che resta da vivere all'anziano, che non ha tempo d'aspettare la badante guarisca.
    Quando, per svariati motivi si decide di fare un lavoro e lo si accetta, occorre essere consapevoli di quello che si andrà a subire. Si fa sempre il calcolo dei costi/danni - benefici che si otterranno.
    Molte persone non si rendono conto che il lavoro di badante non è pesantissimo fisicamente ma psicologicamente molto usurante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie anonimo 6 di febraio chiedero al mio medico di valutare la mi situazione perque veramente ho voglia di scapare. (veramente il giorno che vado dall medico no ho voglia di tornare piu al lavoro sono veramente in ansia) io sto veramente isaurita ,ma puo il medico fare dei capricci con il giorni di malattia.decide lui il giorni di malattia o decido io, scusa ma no esagero grazie mille e arreviderci.

      Elimina
    2. se hai bisogno di un periodo di pausa ti conviene chiedere le ferie al tuo datore di lavoro.
      se invece sei ammalata, ovviamente spetta al medico valutare i giorni necessari per ristabilirti in buona salute, e per quei giorni decide il medico.
      se non ce la fai più a sopportare quel lavoro ti conviene cambiare posto.
      Qualsiasi siano i giorni di malattia, anche 180, ti verranno pagati solo i primi 15 giorni dal tuo datore di lavoro (per contratto) e poi non avresti più paga.
      Durante il periodo di malattia occorre comunicare al proprio datore di lavoro dove si è. Il datore di lavoro può chiedere una visita medica di controllo per accertare la situazione del dipendente ammalato in qualsiasi giorno di lavoro. se il lavoratore non è a casa e non ha un valido motivo per non esserci, dovrà rientrare al lavoro, altrimenti perderà posto e preavviso. Si troverà il licenziamento in tronco.
      E' vero che tu hai diritto a 180 giorni di malattia prima di perdere il lavoro ma è anche vero che nessuna famiglia è in grado di conservare il posto di lavoro ad una badante per così tanto tempo, quindi ti licenzerebbero al tuo rientro. Assumendo nel frattempo una persona al tuo posto.
      Prendere soldi e non lavorare non è così facile altrimenti lo farebbero tutti.

      Elimina
  32. e se una badante si assenta perchè sta male e non ha nessuno che possa dirlo al datore di lavoro?

    RispondiElimina
  33. un cellulare ce l'hanno tutti/e, ma se non c'è, un datore di lavoro intelligente ne regala uno di quelli in offerta dai gestori o lo prende a 30 Euro al supermercato e con 5 Euro dentro prende una SIM della Coop o del GS Carrefour o delle Poste Italiane e così è sempre in contatto con la sua dipendente.
    Dopo tre giorni senza comunicare nulla al datore di lavoro si interpreta il fatto come abbandono del posto di lavoro e c'è licenziamento in tronco senza preavviso.

    RispondiElimina
  34. Meglio scegliere badanti di sana e robusta costituzione fisica, è un lavoro di facchinaggio. Evitare di intenerirsi vedendo una persona bisognosa che è in cerca di qualsiasi tipo di lavoro pur di trovare vitto e alloggio (in casa vostra continuerà a cercare quello) ne avete già una in casa da assistere, quando state scegliendo la badante pensate solo al perchè siete li, per risolvere il vostro problema non per ascoltare il problema di un altro voi pagate e l'altro deve risolvere il vostro problema.

    RispondiElimina
  35. tu puoi sceglierla anche sana e robusta ma non potrai mai guarirgli la testa.

    RispondiElimina
  36. IO SONO UNA BADANTE DOMESTICA E LAVORO CON SIGNORA TRA LE MURA DI CASA ATTUALMENTE LA SIGNORA STA IN OSPEDALE VORREI SAPERE SE SONO OBBLIGADA AD ASSISTERLA ANCHE LI'. GRAZIE

    RispondiElimina
  37. La badante bada alla persona che assiste. Non c'è obbligo di seguire la persona che va al mare o va in ospedale ma non si può nemmeno andare in ferie senza segnarle.
    La cosa più logica (anche se non è scritto nel contratto nazionale) è che si vada in trasferta giornalmente in ospedale a curarla.
    La badante può rifiutarsi ma credo durerebbe poco come dipendente. Anche perchè non c'è ragione che la badante quando l'assistito va in ospedale vada in vacanza per mancanza di lavoro.
    Si tratterebbe solo di dargli da mangiare perchè è l'ospedale che cura e non la badante o chiunque altro.
    E' prevista quindi una indennità di trasferta, e il rimborso delle spese viaggio e pasti consumati fuori.

    RispondiElimina
  38. se non ti è stato scritto cosa succede in caso di ricovero dell'assistito nel contratto, ti puoi rifiutare.

    RispondiElimina
  39. Macche rifiutare, conviene sempre mettersi d'accordo. Se ti rifiuti ti licenziano senza motivazioni e ti ritrovi senza lavoro e non puoi dire nulla

    RispondiElimina
  40. Di cosa parlate?
    La badante fa un contratto per seguire una persona non una casa. Non è una colf. Se l'ospedale è lontano centinaia di chilometri si può discutere un compenso in più. Non parlo delle spese vive di trasferimento e vitto, quelle vanno date.
    Una badante con l'assistito in ospedale cosa vorrebbe fare starsene a casa a guardare telenonelas? Ma se si lamentano tutte in continuazione di essere carcerate in casa.
    se non piace così se ne tornino al loro paese. E come se un fabbro volesse starsene tutto il giorno nella sua officina e quanto lavorerebbe?
    Questo dimostra che ogni scusa è buona per non lavorare.
    Le badanti vengono qui solo per trovare un conto in banca senza lavorare.

    RispondiElimina
  41. Si può licenziare una badante col certificato medico in mano di malattia'

    RispondiElimina
  42. se la malattia è breve, vera e temporanea, qualche giorno non impediscono certo il prosieguo di un buon rapporto, tutti possono ammalarsi. Se invece la malattia è finta non è interesse di nessuno continuare il rapporto, anche perchè finiti i 15 giorni di malattia in un anno non c'è più paga. Inoltre la malattia non può durare in eterno e dipende dall'anzianità, dopo un certo periodo finisce tutto.

    RispondiElimina
  43. la badante prima si fa assumere e poi va in ferie, in malattia in permesso e poi va dal sindacato, il tuo stesso dove l'hai assunta a farti una vertenza

    RispondiElimina
  44. se la badante si ammala 15 giorni a dicembre e 15 giorni a gennaio si devono retribuire 30 giorni o si intende un anno dal verificarsi del primo evento di malattia?

    RispondiElimina
  45. Buongiorno , se potete consigliarmi io lavoro come badante da 4 anni adesso ho mia madre al ospedale gravemente il ospedale mi ha dato certificato medico per 14 giorni, il datore di lavoro dice che non no il diritto e non vengo pagata per favore aiutatemi con un consiglio cosa devo fare e qualle sono i miei diritti grazie

    RispondiElimina
  46. scusa ma la malata sei tu o tua madre?
    Se in italia una persona ha un genitore ammalato non può assentarsi dal lavoro e pretendere paga. Il datore di lavoro è bravo se ti conserva il posto e ti sospende lo stipendio. Umanamente si può capire ma anche chi ti da lavoro ha una persona da accudire e non può chiedere al suo datore di lavoro 14 giorni di pausa pagati per curare il suo genitore al tuo posto. Puoi prendere ferie pagate.

    RispondiElimina

Quando un singolo post ha oltre 200 commenti, quelli eccedenti i primi 200, non vengono subito visualizzati. Per leggerli tutti è necessario cliccare qui sopra (quando viene inserito) il link:
"Carica altro..."