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giovedì 28 maggio 2015

Chi è la badante?

Dopo tanto tempo potevo ripresentarmi con qualcosa di meglio, o almeno di più nitido, più lucido. Non so per chi eventualmente legge qui, ma per sapere cos'è una badante non serve una bella o brutta immagine, basta un'immagine. Siamo seri. La badante è una lavoratrice come tante altre, con qualche esigenza in più. Una badante parte dal suo paese, dalla sua famiglia, dal suo mondo, per arrivare qui in un mondo ostile o almeno non amico (ma sono affari suoi, doveva pensarci bene prima di partire). La prima necessità è avere un posto dove dormire (possibilmente gratis). La seconda necessità da soddisfare è il cibo. Una fontanella per bere la si può rimediare ma per il cibo diventa tutto più complicato. Se è venuta sin qui in Italia non è certo per fare beneficenza, ma per portare a casa denaro e non certo regalini o belle parole.
Quando si assume non lo si deve fare per far del bene e non si deve dare più del dovuto perchè comunque nessuna persona sarà riconoscente, nella migliore delle ipotessi non vi farà causa a fine rapporto. Quando si assume è bene ricordare che si assume un/a dipendente. Il vostro datore di lavoro vi fa regalini? Vi da mance? Perchè dovreste darne voi alla vostra badante dipendente?
Ovviamente, se per soddisfare le prime necessità: Tetto, Fritto, Usufrutto, Reddito ... non c'è alternativa valida al fare la badante, si può anche provare questo lavoro cercando di raccogliere il maggior profitto possibile. Tanto si tratta solo di fare la casalinga in casa d'altri.

domenica 10 ottobre 2010

Trovare la badante giusta

La difficoltà nel trovare la badante giusta è pari a quella di centrare un 6+1 al superenalotto.
La badante è un lavoro difficile. Curare persone che rappresentano solo un lavoro, nemmeno troppo pagato rispetto ad altri, senza prospettive di futuro, carriera, miglioramenti non da grossi stimoli per far bene. La cosa peggiore però, non è nemmeno il lavoro in se, quanto il logorio nel prestare anche solo presenza, sempre nello stesso posto. Non c'è possibilità di vere giornate di riposo (fatto salvo il Sabato pomeriggio e la Domenica), e di ore da dedicare a se o alla propria famiglia ne avanzano ben poche, quindi non può essere che un lavoro provvisorio in attesa di miglior sistemazione. La badante intanto trova, vitto, alloggio, stipendio e una controparte che non è strutturata per essere nè azienda nè datore di lavoro, il lavorato è un famigliare. Anche il migliore dei rapporti e le migliori intenzioni, finiscono per usurarsi o diventare logore in capo ad un anno. A me sta succedendo così. Ormai tutto è dovuto e l'aspettativa di vedere una prestazione di lavoro adeguata è sempre più bassa. Più sale la necessità di avere, se non proprio una badante (anche se pagata tale) almeno un aiuto, e meno risposta si ha nel tempo dalla quella che si ritiene adeguata controparte.
Pago per un livello CS convivente una persona che fa il lavoro di una colf e se ne frega di tutto. Capirà la lingua, non capirà, fingerà? Non so, non lo so più. Non capisco più. Lo stipendio è netto, pago io persino le tasse, il costo dei viaggi settimanali da casa al lavoro e una integrazione forfettaria per le sue spese settimanali personali. Se mi dimentico di qualcosa di casa mia, quel giorno ci troviamo a far senza, a stare al freddo, a non avere il telefono (la cosa importante per la badante è avere l'ADSL e il un computer libero così può navigare in internet. Se manca un pannolone o altre cose utili al badato, pazienza, facciamo senza tanto chi se ne frega. Teniamo conto che da sempre ho la presunzione di averne trovata una delle migliori fra quelle viste, figurarsi le altre.
Poi ci sono le peggiori quelle che hanno le malattie programmate o appena arrivano vanno in aspettativa e hanno un figlio. Poi tocca rimboccarsi le maniche e fare da badante al proprio vecchio e alla badante.
Noi in Italia siamo garantisti e tutti ci guadagnano, sindacati in prima fila. Se possono una vertenza per qualcosa la trovano, altrimenti insegnano alla badante come costruirsela.

martedì 5 ottobre 2010

Italia invasa da 3 milioni di badanti

Sara vero, sarà falso, sarà nero?
Questa mattina, un precario si è ucciso perchè ha perso il lavoro ... e si uccidono anche piccoli imprenditori.
Qualcosa non quadra. Il tanto osannato risparmio degli italiani, sta finendo in nero, in grigio o in bianco nelle tasche di lavoratori stranieri che qui trovano l'America.
Qualcosa non quadra. Gli italiani disoccupati. Gli stranieri lavorano. Storia vecchia.
I parenti, i figli dei parenti, i conoscenti, i figli dei conoscenti non trovano lavoro, anzi vogliono il call center (un lavoro passatempo, precario e poco retribuito), nessuno vuole provare la via dell'assistenza domiciliare.
Se io non abitassi in un altra città, con il lavoro in un'altra città, e i suoceri in un altra città ancora con forme senili ancor più devastanti, oggi lavorerei per mio padre. L'ho fatto per un anno, è dura, ma perchè tutto attorno a me è duro e costoso ad iniziare dai trasferimenti continui, giornalieri, 365 giorni l'anno.
Il lavoro di badante, è una grande opportunità in un paese di vecchi, che non ha bisogno di grandi scuole anche se (chi più chi meno), gli onorevole riversano soldi dello stato su istituzioni più o meno amiche, che sfornano corsi inutili per persone che li frequentano alla sola ricerca di conoscenze per un contatto, anzi un contratto. Una badante deve accudire una persona come se fosse suo figlio (anche se l'aspettativa non è così grande), cosa c'è di tanto difficile, di innaturale, di complesso da studiare? La badante non è e non deve fare il medico o l'infermiere, deve solo badare con l'occhio vigile della madre. Non c'è bisogno di conoscenza ma di un pò d'amore e di un adeguato stipendio.

lunedì 20 settembre 2010

badante fa rima con usurante

La badante apparentemente non ha commesso alcun reato, ma è una carcerata stipendiata. Ha la sua ora d'aria (due ore al giorno) e poi torna in cella. Come lavoro non è nemmeno un gran che. Si lava, si stira, si fa da mangiare, si fa la polvere e i pavimenti ... e questo è già un lavoro, anche se questo è solo il contorno del lavoro vero. Badare vuol dire tenere d'occhio una persona, farle un po' da tutore, curandone i suoi bisogni reali. I vecchi si inventano un sacco di esigenze accessorie.
I vecchi sono vecchi sotto tutti gli aspetti. Ritengono si debba a loro un congruo licenziamento per abbandonare la vita, nelle RSA questo lo sanno benissimo ed agevolano, del resto per quelli che ci lavorano ovviamente è prima di tutto un lavoro.
Un vecchio è già un vecchio per tutti (primo fra tutti i medici che te lo spiegano) e per questo il vecchio sta all'erta. Un vecchio sa di essere un peso ma non ci sta a mollare senza oscar alla carriera. Il mondo gli è dovuto. Un vecchio pretende servigi e dedizione da chiunque gli stia attorno come l'annegante annaspa alla ricerca di una mano da tirare sott'acqua per risalire in superficie verso la vita incurante della sorte del suo salvatore.
La badante deve in continuazione salvare il vecchio. Se lo molla perde il lavoro, se resiste prima o poi sclera.
Questo umanamente va tenuto in giusto conto alla fine del mese quando si paga.