L'idea del badante uomo non è tutta da scartare. La figura dell'uomo infermiere esiste, come c'è l'uomo cuoco, quello lavapiatti e quello che fa pulizie. Un uomo che lavora per una donna anziana potrebbe essere di difficile gestione, mentre sarebbe più semplice quando l'anziano è uomo. Un uomo in casa (ma anche una donna) non può mai restare una figura solo professionale e spesso si finisce col considerare, erroneamente, la badante (o il badante) come persona di famiglia. La compagnia di una donna per una donna e di un uomo per un uomo saranno sempre meglio "digerite". Secondo me la donna è più versatile soprattutto quando gli anziani sono due (marito e moglie), mentre un uomo può andare meglio quando l'anziano (uomo) è da solo. Vanno sempre fatti tutti i controlli e le verifiche sul chi ci si mette in casa, in nostra assenza, con un genitore debole e indifeso. A proposito, il lavoro di badante è pagato ad ore e non conta quante persone si devono seguire. Ovviamente più persone ci sono e più ore da lavorare (e da pagare) ci saranno.
Gli uomini che arrivano non si sono mai occupati di casa al proprio paese. Se è difficile gestire una badanti donna figuriamoci un uomo, non ce lo si toglie più di casa se non è realmente bravo
RispondiEliminaNON NE ABBIAMO ABBASTANZA DI DONNE CHE MALTRATTANO? ADESSO CI PORTIAMO IN CASA ANCHE GLI UOMINI?
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