Ci sono giorni che non riesco nemmeno ad arrabbiarmi. Mio padre vorrebbe anche aiutarmi a fare le sue cose. Cerca di essere meno d'impiccio che può, ma così facendo, mi fa faticare di più. Delle volte è anche un gioco, per stare più insieme. Delle volte mio padre ride per delle cose che non fanno ridere e delle volte piange per delle cose che non fanno piangere. Sono quattro anni che mi dice che vuole morire (tutte le volte gli rispondo di non stufare) ma adesso io comincio a credergli. E' stanco, respira corto e di fretta, fatica ad alzarsi e a stare in piedi da solo. Fatica a camminare. Lo so, le scarpe devono essere alte per aiutare la caviglia aperte fino in punta da chiudersi con il velcro perchè il mattino il piede è magro ma poi a sera ha due salamotti nelle scarpe che devono essere "allargabili". Niente cuciture dentro e poi devono lasciar traspirare il piede. Io non capisco, i vecchi sono tanti, ma nessuno fa una scarpa senza cuciture come piacerebbe a me e ai suoi piedi, Mio padre mi ricorda di tanto in tanto che "lui non ha debiti e non ha crediti, come tutti quelli della sua età".
stiamo vivendo un periodo di calma reciproca e quasi di innamoramento anche se delle volte basta uno sguardo o un gesto sbagliato per irrigidire la situazione.
Mio padre quando vuole sa anche essere simpatico e fa anche battute fini. Bisogna lasciar vivere se si vuole sopravvivere. Sempre più spesso ho la sensazione se ne stia realmente andando definitivamente. Che farò senza di lui. Ho litigato tanto ma so che mi mancherà tanto anche con i pannoloni sporchi.