Vanno bene le usanze di tutti. Non sto neanche a sindacare se in qualche paese non è così. Non voglio nemmeno chiedermi, perchè, quando qualche giornalista del tiggì di turno, si presenta in collegamento dall'oriente, stia a mettersi il velo in testa. A me, questa moda del non ottemperare alle stesse regole che questo stato m'impone proprio non mi piace. Mi sento uno sfigato di serie "Bi". Non capisco perchè una/o può mettersi il burqa o il turbante, per la religione che ha, e io non posso mettere uno striscione del Pergocrema sulla targa della mia vecchia NSU Prinz, quando vado a 60 all'ora in un centro abitato attrezzato di autovelox. Eppure la religione della velocità (moderatamente trasgressiva) è praticata da molti. Voglio dire, non è una delle solite religioni fai da te partorite dalla new age dell'Euro 5! Diciamocela tutta, sono per la privacy, sono obbiettivamente contro le schedature di stato e le impronte digitali sulla carta d'identità, però troppe sciarpe non sono eque.
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