Sono anni ormai, che ho a che fare, nel bene e nel male, con delle persone che si propongono come assistenti familiari. Capita, che ... più la famiglia tratta bene e viene incontro alle esigenze della badante che ha assunto e più quest'ultima chieda e continui a chiedere di tutto. Vale il detto "dai un dito e ti prendono il braccio ... e anche la testa, e il cuore, e il portafogli". Ho visto anche badanti piangere, raccontando dei figli lontani, e dei problemi che ne vengono. Purtroppo non si può mandare l'anziano o anche solo la busta paga (oltre alla badante) al paese di provenienza della persona che autonomamente senza costrizioni (si spera), ha deciso di partire dal proprio paese per venire in Italia a cercare "fortuna". Capita che la badante assunta apparentemente e inizialmente mite, diventi un polipo che allunga i suoi tentacoli sull'anziano mettendo in cattiva luce tutti gli altri frequentatori della casa. Capita che la badante poco seguita, diventi padrona di casa e confonda il lavoro di badante lavorante ospite, con la proprietà della casa d'altri, connesse tutte le cose che ci sono dentro. Capita che la badante si abitui (e gli venga naturale) a portare a casa i detersivi o quello che c'è nel frigorifero, la Domenica, quando va in libertà dove più gli pare. Purtroppo capita. Per questo è meglio mettere in chiaro le posizioni di ognuno, e il "lei" o il "tu" contano poco a mantenere le giuste distanze se non c'è chiarezza su questo sin dall'inizio.
badanti in famiglia
colf, badanti, varianti e vaganti, chi bada a se fa per tre, chi bada a te non c'è
venerdì 5 giugno 2015
venerdì 29 maggio 2015
Fare la badante? Che stress! Meglio andare in ferie.
Se una persona fa bene il lavoro da badante, sarà sicuramente preda dello stress. Vivere con un anziano non autosufficiente o comunque poco sufficiente a se stesso, porta pensieri negativi nell'anziano che poi si diluiscono nell'umore della badante, della OSS o dell'infermiera/e. Vale a casa, nella RSA, in una casa di cura o in ospedale. La routine delle cose non farà altro che peggiorare questa situazione. Prima o poi occorrerà affrontare il problema ferie rigeneratrici dovute alla badante. 26 giorni pagati ai quali bisognerà aggiungere anche l'indennità di vitto e alloggio (poco più di 5 Euro al giorno). Non è compito della badante cercarsi una sostituta, ma quasi sempre lo farà, nel timore di vedersi recapitare, a fine ferie, la lettera di licenziamento. Molti lavori finiscono in coincidenza di ferie e malattia e il datore di lavoro non è tenuto a motivare nulla, trattandosi di un "lavoro di fiducia". Molto spesso la sostituta, cerca di far benissimo quel mese (per farsi assumere) di chi è andata in ferie. La badante, quindi, trova un'amica sostituta, con l'accordo che al suo rientro l'amica se ne andrà senza far storie. Quel mese il datore di lavoro dovrà pagare chi è in ferie e la sostituta (si fa un contratto a termine o si paga con dei voucherer comprati all'INPS. Un mese triste per l'anziano (e per il portafogli) che vedrà andarsene senza capirne il perchè una persona di sua fiducia sostituita da una sconosciuta.
Nota: Molto spesso fare la sostituta è una scelta. Ci si affeziona meno alle persone e alla casa. Si hanno meno responsabilità (tanto poi torna l'altra), cambiare persone anziane spesso è una situazione di minor stress che vivere anni sempre con le stesse persone.
Il badante uomo

giovedì 28 maggio 2015
Una badante non è per sempre.
Quando l'anziano diventerà difficile da gestire, anche la badante vi mollerà senza pensarci su troppe volte. E' un suo diritto, e in presenza di un lavoro di sola compagnia o più leggero non esiterà ad andarsene. E' questo il bello di questo lavoro. Non aspettatevi né coscienza né riconoscenza. Non c'è negli altri lavori e non c'è nemmeno qui. Del resto la badante ha una sua famiglia alla quale badare e non è certamente la vostra
Chi è la badante?

Quando si assume non lo si deve fare per far del bene e non si deve dare più del dovuto perchè comunque nessuna persona sarà riconoscente, nella migliore delle ipotessi non vi farà causa a fine rapporto. Quando si assume è bene ricordare che si assume un/a dipendente. Il vostro datore di lavoro vi fa regalini? Vi da mance? Perchè dovreste darne voi alla vostra badante dipendente?
Ovviamente, se per soddisfare le prime necessità: Tetto, Fritto, Usufrutto, Reddito ... non c'è alternativa valida al fare la badante, si può anche provare questo lavoro cercando di raccogliere il maggior profitto possibile. Tanto si tratta solo di fare la casalinga in casa d'altri.
Ovviamente, se per soddisfare le prime necessità: Tetto, Fritto, Usufrutto, Reddito ... non c'è alternativa valida al fare la badante, si può anche provare questo lavoro cercando di raccogliere il maggior profitto possibile. Tanto si tratta solo di fare la casalinga in casa d'altri.
sabato 16 novembre 2013
la badante al pronto soccorso
Non intendo quando la badante, non in regola, va al pronto soccorso perchè non ha la tessera sanitaria, e quindi non ha un suo medico di base. Intendo quando l'anziano è accompagnato al pronto soccorso dalla badante che si occupa di lui. Andare al pronto soccorso mandati da un'ospizio si ha il vantaggio della raccomandazione. Raccomandazione? Si in pratica è come se un altro medico (quello dell'ospizio) raccomandasse il paziente sofferente alla centrale guasti. Se però un anziano è accompagnato dalla badante, arriva in ospedale come persona lasciata in balia di un'estranea (la badante) dalla solita famiglia menefreghista. Minimo (per le esperienze che ho avuto) perde un grado di urgenza. Si insomma, può aspettare. Poi c'è l'handicap che è anziano, e minimo acquisisce qualche anno in più mentre è li sul lettino in accettazione, ragion per cui, non ci si può aspettare un trattamento di favore. Questi medici bisogna anche capirli, se hanno posto per uno e gli capita uno di 20 anni e uno di 90, è ovvio diano preferenza a quello di 20 per maggior aspettativa di vita. E' giusto, è ovvio, ma se quello di 90 è tuo parente, la cosa ti "disturba". Mio padre va in ospedale 4 volte in 3 giorni, con l'ambulanza e sempre me lo rimandano a casa in situazione "normalizzata". Loro immaginano che io (tutti) mi (ci si) voglia disfare del mio (proprio) vecchio. Tante volte è veramente così, lo so, è così nella maggior parte dei casi che ho conosciuto direttamente, ma non è sempre così. Al secondo arrivo in ospedale, chiedono persino una consulenza ad un cardiologo. Mio padre ha 210 di massima (pressione) e quello (il cardiologo primo pelo) gli da 8 milligrammi/giorno di Cardura (un farmaco che si dosa pian piano, un milligrammo la settimana e si arriva in pazienti forti e giovani a 4 milligrammi giorno). Ne ho la convinzione, il medico certe volte ha licenza di uccidere e delle volte per farlo si fa firmare una liberatoria. Tu, uomo della strada, non sei libero di farlo, non puoi andare in farmacia a prenderti un antibiotico o un cortisonico, hai bisogno della prescrizione del medico dopo averlo autorizzato a scrivertela. Mio padre non sta in piedi è a 105 di pressione, e in pronto soccorso pretendono di mandarmi a casa con una pastiglia di Cardura da 2 milligrammi da prendere di lì a due ore. Un altro cardiologo aveva rivisto la dose al ribasso, ma mio padre è lì in osservazione da 20 ore e le condizioni sono di nuovo cambiate, la pressione non si stabilizza, resta molto bassa . M'incazzo, mi danno la colpa di avergli dato una bustina di Movicol (è classificato come lassativo, ma serve solo a movimentare le feci nel colon). Il farmaco non produce effetti, ma mi dicono che è quello che fa perdere liquidi e fa scendere la pressione (non gli 8 di Cardura). Io sono un "ragazzo" bonaccione ma ho le mie incazzature come tutti, e quello non è un giorno per pacifisti. Il medico di turno è anch'esso di primo pelo e gli faccio un casino, così mi ricovera il babbo in medicina (cioè in prestito a nefrologia perchè in medicina non hanno letti).
Il medico di guardia mi aveva parlato con qualche perplessità della cardiologia e meglio aveva fatto invece del reparto di medicina. La fortuna è dalla mia, capito nelle mani di uno che tiene anche conferenze, uno specialista della pressione. Intanto io sono in giro, cercando di trovare qualcuno che si convinca a dargli una purga (una purga a mio padre non allo specialista della pressione). Avanti e indietro con l'ambulanza, mio padre non ha avuto tempo di produrre il solito quantitativo. Lo specialista toglie tutti i farmaci e mio padre fa il primo infarto della sua vita. Questi medici li devi sempre tallonare, una badante avrebbe pari fiato e voglia? L'infarto lo avrebbe fatto lo stesso, ma almeno un dubbio, allo specialista, poteva venire. Lo ricoverano in cardiologia. Comincia l'Odissea e il mio Ulisse incontrerà Polifemo, la maga Circe, le sirene (quelle di altre ambulanze) ... da quel momento non ci faremo mancare nulla.
Etichette:
anziano,
badante,
codice,
cure,
età,
pronto soccorso,
ricovero osservazione
Iscriviti a:
Post (Atom)