Non ci sono mansioni specifiche, ogni assistito ha le sue esigenze e anche ogni famiglia e ogni casa hanno esigenze proprie e diverse da qualsiasi altra situazione. Il contratto nazionale è ovviamente generico e al massimo (ore a parte) fa distinzione solo tra autosufficienti e non autosufficienti. Secondo me non bisognerebbe pensare ad una badante come ad una persona che sa e può risolvere tutti i problemi. la famiglia diventa datore di lavoro e deve conoscere bene il lavoro da fare per poi trasferirlo a parole e in pratica al dipendente badante. Spesso una donna sceglie il lavoro di badante perchè, non trovando di meglio, è quello apparentemente più semplice da fare. Fin dei conti si tratta solo di fare la donna di casa. Farlo è semplice quando sono tutti autosufficienti, equilibrati e sani di mente, diversamente tutto diventa più complicato e complesso da fare. Occorre che la famiglia che si appresta ad avere una badante, sappia bene cosa e come fare per risolvere la propria condizione. Personalmente uso un "libro casa" dove ho messo dove abitiamo (indispensabile per dare indicazioni ad un medico), i numeri di telefono utili, quali farmaci utilizzare e a che ora somministrarli. Cosa fare in caso di problemi. Il menù da cucinare settimanalmente. Soprattutto ho scritto come si deve svolgere la giornata. A che ora alzarsi, quando mangiare, cosa e quando pulire. Ci sono tutte le sequenze delle operazioni da fare ogni giorno e anche gli esercizi fisici da fare. Ognuno scelga quello che serve a se e alla propria famiglia. In fase di assunzione non si abbia timore a presentare la situazione reale della propria famiglia e di ciò che ha bisogno (magari per spuntare un prezzo più basso all'assunzione). Badanti in cerca di lavoro ce ne sono tante e presentare una situazione diversa, il giorno dopo l'assunzione, creerà solo malcontento e dissapori che si rivolteranno poi contro la famiglia e l'assistito e creeranno depressione nella badante convinta di essere vittima di un raggiro.
colf, badanti, varianti e vaganti, chi bada a se fa per tre, chi bada a te non c'è
sabato 26 ottobre 2013
venerdì 25 ottobre 2013
la badante deve seguire l'assistito in ospedale?
Direi di no, anzi si, cioè si può fare ma meglio di no.
Siamo reali. Quando un anziano va in ospedale o in una riabilitazione anche il parente migliore tira un sospiro di sollievo. Sono cinico? No, esiste proprio una procedura che è chiamata "di sollievo alla famiglia", una famiglia spesso già provata dalle cure premurosamente prestate all'anziano, non sempre gestibile facilmente a casa. Ho fatto abbastanza ospedale per sapere che la maggior parte dell'umanità ha a cuore i propri cari e spera che restino sani in un ospedale o in una casa di cura, per dare a tutti qualche momento di vita in più. La maggior parte chiede ai medici di trattenere il proprio caro in ospedale magari una settimana in più, di non essere pronti a seguirlo bene a casa. Si presume che un ospedale possa fare meglio, si cerca di delegare altri (professionisti della cura) a guardia della salute del proprio caro, spesso con le migliori e più generose intenzioni. Io credo che la guerra e la pace siano due facce della stessa medaglia come lo sono la fanteria e la croce rossa. Credo che la guerra sia il business che muove il mondo e che la lotta al male e alla malattia non gli siano seconde. Ammalare e curare sono i due affari più grandi della terra. Quindi? Dove ci sono affari, c'è di tutto. Atti eroici, diserzioni, mercenari, vendicatori, traditori ecc. ... il peggio e il meglio dell'umane genti. Ammesso che lo si sia scritto sul contratto, ammesso che la badante accetti di buon grado questa trasferta in luogo diverso da quello suo di abituale di lavoro (pagandole il dovuto in più previsto dal contratto nazionale), è saggio lasciare il proprio caro in balia degli eventi? Teniamo conto che un medico, quando vede un paziente poco curato nell'aspetto e quindi con una famiglia poco presente, si scoraggia dal prestare cure molto attente. Malati ce ne sono tanti e parenti che reclamano attenzioni pure, quindi è lecito pensare che anche con buona volontà, un addetto alla sanità, sia portato a togliersi i mal di pancia di quelli che reclamano più attenzioni rispetto a chi ne reclama meno o non ne reclama affatto o solo di Sabato e Domenica. A questo punto è lecito chiedersi: "Una badante può essere una motivazione sufficiente tale da indurre il medico a strafare per la salute di un anziano che già di suo ha l'handicap dell'età, che lo declassa inesorabilmente, a paziente con minor aspettativa di vita anche se in ottima salute?" Vi garantisco che seguire il proprio anziano personalmente non sempre basta a salvarlo o a curarlo con sufficiente attenzione, figuriamoci lasciarlo in ospedale con una badante, che non può porsi problemi di sorta se non quelli del finire tutti i piatti ricevuti dal servizio mensa.
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lunedì 21 ottobre 2013
badante cerca lavoro
Sei una badante? Che lavoro cerchi? A ore, giorno, notte, in ospedale, 24 su 24 ore, convivente? Dove? Sei disposta a trasferirti e dove eventualmente? Preferisci lavorare in una zona in particolare? Come ti proponi? Molte persone cercano lavoro ma dire questo non basta, cosa si offre in cambio, che professionalità, quali competenze? Con auto? In cucina e con la lingua come te la cavi? Hai referenze? Esperienze con anziani con patologie particolari? parli e leggi bene l'italiano. Al telefono come te la cavi? Sapresti dare le giuste indicazioni agli operatori del servizio 118 (pronto soccorso medico), sai leggere una ricetta? Conosci i farmaci più comuni? Che assistenza sai dare? sai misurare la pressione la saturazione dell'ossigeno nel sangue, la glicemia ecc.?
Descriviti meglio che riesci e buon lavoro a tutte.
(qui sotto ho radunato dei primi annunci, che erano prima in una pagina dedicata che bloccava però l'elenco degli ultimi commenti e che quindi ho eliminato).
Cerco badante
se cerchi una badante prova a descrivere qui quello che vorresti trovare ... buona fortuna. Non sempre quello che pare è. Non sempre una famiglia è quello che dice di essere a una badante, e ... non sempre una badante è quello che crede di essere. Col tempo i rapporti fra famiglia e badante possono deteriorarsi come delle volte succede in un matrimonio. Certe volte, anzi quasi sempre la condizione fisica di un assistito diventa più fragile, più impegnativa e delle volte ad una persona da assistere si aggiunge anche il coniuge o qualche figlio.
(ricopio qui sotto degli annunci che erano stati messi in una pagina del blog che non funzionava nel modo corretto e che quindi ho eliminato).
(ricopio qui sotto degli annunci che erano stati messi in una pagina del blog che non funzionava nel modo corretto e che quindi ho eliminato).
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