domenica 11 marzo 2012

Ansie e rimorsi post mortem


Credo che prima o poi mi ribellerò a quelli che mi parlano del rimorso di non essere stati vicini ai genitori in vita, anzi nell'ultimo tratto di questo percorso.
Me lo ha detto un prete "non salverai te stesso non salverai loro".
Me lo ha detto un medico "è come cercare di imbrigliare la morte, è come pretendere di fermare il mare con una rete per tonni, è tutto inutile e non serve a nessuno"-
Me lo dico anch'io "sto buttando una fetta della mia vita regalandola ai miei. La cosa tragica è che non sto buttando un pezzo qualsiasi di vita, ma sto anticipando la mia fine.
La vecchiaia non fa rima con demenza, ma purtroppo non può farne senza (e questo fa rima eccome), e lungo questo percorso bisogna tenerne conto e metterlo ben in preventivo.
Non si può portare un genitore all'ospizio e poi averne il rimorso. Ennò, troppo comodo dirlo dopo. Non so però nemmeno quanto sia rispettoso nei propri confronti immolarsi per un genitore.
Un prete mi ha detto "Solo chi non ha accudito i propri genitori da vecchio sarà irritante ed esigente verso i propri figli". La morte è un evento ineluttabile e prima di cedere le armi, un vecchio si aggrapperà a chi gli capita a tiro, come si aggrapperebbe chi stà annegando al suo salvatore. Non ci sono sentimenti, non c'è amore, ma solo spirito di sopravvivenza a costo di trascinare tutti all'inferno. Non mancheranno le ingiurie e ci si rinfaccerà tutto, compreso il furto della vita barattato per l'eventuale eredità.
Mandare un vecchio all'ospizio è come condannarlo, tenerselo in casa sarà come condannare noi stessi e non è detto muoia prima il nostro vecchio... come è successo a un mio amico poche case più in la. Lui è freddo dall'autunno scorso e la mamma è li, che lo piange in carrozzina, con una calda coperta di lana addosso.
Comunque vada, il rimorso di non aver fatto abbastanza e in buona coscienza, resterà in qualsiasi caso.
Io un rimorso ce l'ho già, quello di non aver avuto il coraggio di dire a due fratelli, contenti dell'ospizio dove avevano parcheggiato il padre, che la sera veniva legato nel letto con le sbarre a regime. I letti li fa l'industria e le camice di forza anche, non si tratta di trattamenti violenti. Funziona così per tutti quelli che disturbano e sono intolleranti alle camomille e ai sedativi. Io ero li a curare il mio che allora stava peggio, loro potevano venire solo la domenica. Il loro se ne è andato tre anni fa. La morte è maledetta, si prende i più facili e gli indifesi.

15 commenti:

  1. quelli che non hanno assistito i propri ieri sono abbastanza egoisti da pretendere domani che i figli li servano domani.
    Chi non assiste i propri genitori non può capire che il peggio si ha quando sono ancora in piedi e non quando sono allettati.

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  2. le case di riposo, ospizi, RSA o affini non sono tutte uguali ci sono quelle che fanno pena e quelle che funzionano.
    Mio nonno è stato in tre case di cura prima di trovare quella buona.

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  3. si le strutture non sono tutte uguali ma le persone più o meno ragionano allo stesso modo e i vari direttori e fisiatri non stanno certo ad indagare vista la quantità di clienti in attesa che ci sono.
    So bene come funziona ci ho fatto le notti e non in una sola struttura e parlo delle aree riabilitative perchè la zona "casa di riposo per anziani" sono il peggio che quelle strutture esprimono e il peggio poi si riflette e contagia le aree riabilitative. Non fanno per.chè tanto sanno che è inutile come forse la vita. Meglio collassare e morire di colpo

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  4. In una struttura protetta ci ho lavorato. Chi e' addetto agli anziani fa uno dei lavori peggiori che io conosca.
    Gli anziani per certi versi sono come i bambini, uno ride tutti ridono, uno piange tutti piangono, se uno ha una carezza o una patata in piu' tutti vogliono uguale. A fine turno se un addetto fa uno sgarbo per stanchezza quello del turno successivo ne subira' le conseguenze. Pagano anche gli anziani che non centrano. E' un lavoro psicologicamente devastante con gente rifiutata prima di tutto dalla famiglia

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  5. Qualsiasi cosa si faccia sarà quella sbagliata . Non è giusto rinchiudere il proprio genitore in un ospizio . Non è giusto sacrificare la propria vita per quella del genitore è contro natura andare a vivere nel passato

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  6. I vecchi succhiano la vita a chi gli sta attorno per rinvigorirsi

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  7. ma è giusto sacrificare la propria parte finale della vita per un genitore?
    Se tutto va bene quando mia madre se ne andrà io finirò all'ospizio.

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  8. mia zia che mi ha fatto da madre quando ero bambina adesso è passata all'incasso e pretende che io gli ritorni il suo tempo perso. Ma io non ho nessun tempo di ritornarglielo. Un bambino da anche soddisfazioni ed ubbidisce, un anziano non ne da mai e pretende di comandare

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  9. sn assolutamente contraria all'ospizio ! così ho deciso di tenere a casa la madre del mio compagno , destinata perchè gli altri 2 fratelli nn la vogliono ... oggi è il 1 giorno ho un blocco allo stomaco non è così facile ! mi sento malissimo allora mi sn detta proviamo per 1 mese se sto ancora così lascio ... mi sento un verme ma lascio

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    1. non ci si abitua, piu si va avanti piu si sta peggio. I vecchi sono egoisti

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    2. finirai per litigare con il tuo compagno. Non salverai la tua unione e non salverai l'anziana. Ricordati che sono tre i figli che non la tua vogliono (metti in conto anche il tuo compagno)

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    3. sei assolutamente contraria adesso, anzi forse a quest'ora ci stai ripensando.
      seguire un anziano non è un tentativo. si tratta di caricarzi l'anziano sulle spalle ed essere la sua bestia, il suo somaro ed è già buona se ti chiama per nome.

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  10. mio suocero sembrava avesse i giorni contati.Va avanti così da quasi un anno.É uno che annega che sta trascinando sotto anche me

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  11. Il primo periodo è quello peggiore, o metti in chiaro le tue regole o prevarranno le regole spesso non ragionate e poco eque dell'anziano.
    Si tratta di mettere paletti per riuscire a vivere o morire tutti

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  12. occorre amalgamarsi, rispettarsi, avere chiarezza di ruoli.

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