lunedì 28 febbraio 2011

quando l'anziano vuole morire

quando un anziano si rende conto di non essere autonomo, cadono tutti i miti e i sensi della vita. Il giorno prima si era attivi e si programmava, si costruiva un futuro anche da vecchi, ci si sentiva utili, prima di tutto, a se stessi. Il giorno dopo si scopre di non essere più attivi. Si comincia ad aspettare il proprio turno e per ogni cosa, essere sempre in coda come alle poste è insopportabile. L'anziano sollecita attenzione, ma quando vede che attorno c'è solo compassione, l'anziano matura il sano proposito di togliere il disturbo, perchè lì, sembrerebbe finita la vita. In realtà, un anziano, potrebbe ancora essere utile per la sua esperienza ma il peso d'essere di peso e di non farcela da soli è troppo forte.
Spesso l'anziano rifiuta il cibo e si mette nella migliore condizione per lasciare questa terra.
Credo che in ospizio una situazione del genere sia poco gestibile. Non è ancora il momento di andarci. Anche l'anziano deve maturare questa convinzione.Quando il fisico risponde poco e i pensieri scuri avvolgono l'anziano, anche il cervello se ne va un po' per proprio conto. Superato questo periodo, l'anziano prende atto della sua condizione e pensa a mangiare, prendere i medicinali andare a letto andare a dormire cambio di pannoloni ecc. come il nuovo lavoro scandito dall'orologio. Torna a mangiare e non molla più, anche se di tanto in tanto, torna a voler morire fino al prossimo piatto di minestra.

42 commenti:

  1. VOLVER HA SER NIÑO: UNO NO SABE DE VIDA Y DESEA VIVIR. EL OTRO QUIERE MORIR,.. YA SABE DE LA VIDA.
    UN ABRAZO

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  2. ritorna ad essere bambino

    uno non sa della vita e desidera vivere (il bambino),
    l'altro vuole morire perchè conosce già la vita (il vecchio).

    osservazione molto acuta

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  3. è un problema, non è facile convincere un altro a vivere e poi con quale aspettativa?
    Eranjo

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  4. C'è gente che preferirebbe andare in casa di riposo piuttosto che farsi assistere da una badante, e ben prima di diventare non autosufficiente. Il problema è avere abbastanza denaro per non finire in un simil-lager... di denunce in questo senso la cronaca è purtroppo piena.

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  5. Dipende dalla badante, dipende dalla casa di riposo, dipende dai parenti del destinatario dell'assistenza, dipende dall'assistito, dipende dal medico di base e delle volte dall'assistente sociale, se c'è. Dipende da tante cose. Il denaro conta ma non è tutto.
    Il lavoro da badante è duro, lo è ancor di più se la famiglia che la assume non l'aiuta e non la considera un aiuto. Ci sono persone che non sono adatte nemmeno a tenere le pecore al pascolo e lavorano in unità ospedaliere di terapia intensiva e ci sono volontari che fanno meglio di gente che è pagata.
    Come per tutto non si può sempre generalizzare.
    C'è gente che va da un fisioterapista per un ginocchio e non gli va mai bene nulla e altri che sono paralizzati a letto e continuano a ringraziare tutti. Le persone hanno caratteri diversi, non conta la cultura o il denaro ... credo. Non conta se uno è fermo o è mobile con suppellettile.
    Denunce? C'è chi è di carattere mite ed è felicissima di lavorare per 800 euro al mese in nero e altre che ne prendono 1200 (in regola più regalie varie) e continuano a dirti che il lavoro fa schifo e il contratto fa pena ... come in qualsiasi altro lavoro dallo scrittore allo scrivente.
    C'è anche chi compie gli anni a Luglio ma io non gli regalo nemmeno il panettone di Natale...

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  6. Non ho una esperienza negativa dalla badante. Ho un'esperienza negativa dalla casa di riposo (anche se usufruita come RSA riabilitativa), là mio padre ha pianto più volte, a casa è sufficientemente sereno e comunque a casa sua e libero di muoversi fra le sue cose di sempre.

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  7. Ho l'esperienza di due parenti in tre diverse strutture. La struttura può essere organizzatissima ma chi fa la differenza sono sempre le persone (per esperienza avuta).
    Più la struttura è grande e più e garantista (ma a parole e a procedure interne) più la struttura è piccola e privata e peggio è.
    Nelle strutture piccole non ci sono mezzi e non ci sono procedure acquisite a seconda dei problemi da affrontare.
    Fare una denuncia o lamentarsi con una casa di riposo è praticamente impossibile e comunque devono esserci danni gravi e documentabili.
    Fare una denuncia ad una badante per percosse è facile, farlo ad una struttura ci vogliono i carabinieri.
    Ho visto gente urlare e morire di disperazione sotto le risate degli infermieri. Un infermiere si divertiva persino a fare fotografie con il cellulare agli ammalati in condizioni di grave disagio. Non si può fare nulla perchè quando gli anziani sono lì tutti sono coscienti del fatto che li si vuole seppellire.

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  8. se badanti si trova beni, lavora beni, ma si è tratta male diventa nervuza pirchè no tranquilla per sei e sua famigli

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  9. Maltrattati bambini nel milanese (ANSA)
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/03/19/visualizza_new.html_1534123725.html
    la differenza con i vecchi è che i bambini sono sacri come è giusto essere mentre i vecchi sono un peso per tutti, istituzioni comprese.
    La nostra società ha solo il gusto del bello, del giovane, del sano.
    Essere vecchi o ammalati è un maledizione imperdonabile

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  10. la vita da anziani è pessima. se non ubbidisci ti legano, ti puniscono, ti maltrattano tutti dai figli alle più rinomate RSA

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  11. Molto dipende dall'adattabilità dell'anziano. La casa di riposo è una vita nuova, insieme a tanti nuovi amici. E' una vita di comunità, ci vive male solo chi da sempre era taciturno. Mia madre da sempre molto di compagnia, ci si è adattata benissimo.

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  12. gli anziani hanno un equilibrio poco stabile. Non sono così veloci a riprendere la posizione di equilibrio. Le ossa poi diventano fragili e le cadute sono spesso letali.

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  13. Quando si diventa anziani è meglio tornare al creatore in fretta, per se e per tutti gli altri

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  14. IL PROBLEMA è CHE DA ANZIANI NON SI CREDE MAI DI ESSERLO ABBASTANZA PER MORIRE

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  15. Ci sono ansiani che vuole morire e ansiani che fanno brutti cosi con badanti. Come comportari?

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  16. Quando uno è depresso, demotivato, inutile, fa come Callisto Tanzi ex della Parmalat. Comprende che la vita non ha un significato e se ce l'ha è un significato amaro, un abbandono totale dei suoni e dei colori e degli amici e dei parenti di un tempo. Mettere il sondino gastrico ad un anziano e come tener legato con un tubicino un palloncino che vuol volare in cielo.

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  17. un anziano non rifiuta mai un gelato

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  18. L'anziano ha bisogno di stimoli senza accorgersi di averli

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  19. Un anziano è come un bambino il suo mondo è se stesso e basta. Bisogna entrare in quel mondo e conviverci.

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  20. è normale lo rifiuti se è sano di mente ed è normalmente in depressione. si sente a fine carriera e d'impiccio. I medici non fanno nulla anzi lo scrivono su tutte le cartelle cliniche per lavarsene le mani.

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  21. il rifiuto del cibo è l'unica arma che ha l'anziano per farla finita.
    Riportarlo alla vita è una decisione che devono prendere i parenti stretti se sono veramente stretti attorno all'anziano.
    Il fatto è che per mettersi la coscienza a posto si fa prima ad adottare un bambino in Africa. Almeno quello se ne stà in Africa e non ci complica la vita.

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  22. gli anziani sono anziani e a poco a poco si stancano di una vita senza prospettive, se la loro vita non è popolata da continuità di stimoli si lasciano morire.

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  23. quando un anziano è stanco naturalmente depresso non mangia nemmeno se gli racconti le favole di cappuccetto rosso

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  24. mia madre non ha più voglia di vivere, è sempre stanca, si muove lentamente è anche aumentata di peso. Non so come gestire questa condizione che mi sembra ormai estrema.

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  25. mmmmhhh!!!
    Ho avuto lo stesso problema. Ogni caso è un caso a se poi l'ho portata da una brava fisiatra che gli ha prescritto una risonanza e un esame della tiroide.
    Adesso prende Cardioaspirin, una pastigliotta multivitaminica il mattino e mezzora prima di colazione una pastiglietta di Eutirox da 50 microgrammi. Non fa i cento ostacoli ma è molto più attiva (aveva un ipotiroidismo oltre che ischemie multiple).
    Un medico buono può aiutarti molto.

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  26. Secondo me se uno matura il proposito di morire ed è di testa dura non c'è verso di farlo regredire da quell'idea.

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  27. Ogni caso è un caso a se. Però il piatto preferito da bambini, il piatto dei ricordi la vicinanza di figli, nipoti, gente che mostri reale interesse che l'anziano viva fa desistere molti anziani dal proposito che sia ora di morire.

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  28. L'anziano vuole morire solo se lo si abbandona a sestesso o in una casa di riposo. Gli anzianio mal sopportano i cambi di persone e di ambiente.

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  29. non esiste l'anziano che vuole morire esistono solo persone che vogliono più attenzione e un ruolo in famiglia anche da vecchi.

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  30. Tutto il vissuto di ciascuno di noi è unico e singolare.....ma essere impotenti di fronte alla propria mamma che ha "deciso" di farsi morire, anche se inconsapevolmente, è dura!

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  31. Ho lavorato in una sezione malati terminali. L'uomo vuole morire solo per eccesso di dolore o per impossibilità di vivere una vita dignitosa. Le malattie gravi portano sempre con se decisioni irreversibili. Ho lavorato in reparti operarivi, chirurgie d'urgenza e pronto soccorso.
    Posso garantire di non aver mai visto nessuno voler morire se non davanti all'evidenza certa e ancora si spera sino all'ultimo sospiro. Il corpo umano ha risorse che a volte nemmeno i medici riconoscono. Aiutati che il ciel t'aiuta mai come in questo caso ha significato profetico.
    Quando uno non ha più speranza di vivere, decide di morire, ma nessuno di noi fin dei conti ha speranze concrete di vivere. La fede e la preghiera in qualcosa che non è necessariamente Dio aiuta sempre molto.

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  32. quando una persona si sente non autosufficiente, di peso, con una prospettiva di vita senza scampo e in balia degli altri, delle disponibilità degli altri, del tempo e delle voglie degli altri non ha che un modo per togliersi di torno per evitarsi un'agonia inutile:
    lasciarsi morire di fame.
    Perchè l'anziano torni a mangiare deve sperimentare/vedere una vita ancora dignitosa e possibile (difficile da realizzarsi anche nel migliore degli ospizi. Tolta la sua casa all'anziano è pari a togliergli la vita.

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  33. se l'anziano vuole morire vuol dire che è lucido e un po' depresso. occorre energia. Non serve dissuaderlo con le buone occorrono azioni eclatanti tipo entrare in una stanza buia e aprire tutte le finestre per lasciare entrare il sole. Alle parole e ai gesti occorre poi passare ai fatti, dare all'anziano il senso di utilità,

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  34. bravi, tutti bravi a dire e a dare consigli... a puntare il dito contro strutture e contro i badanti. ma se tanta gente non sa neanche cosa vuol dire lavorare con le persone anziane, non sa neanche cosa vuol dire dare da bere ad una persona anziana, basta vedere una cosa negativa in TV ed è tutto negativo.
    non è cosi, ci sono strutture, ci sono badanti che fanno di tutto per il benessere della persona, che stanno ore e ore a fare dei piani di lavoro, a cercare la soluzione giusta per i vari problemi che emergono, a capire fino a dove si può arrivare e dove bisogna porre i limiti. perchè esiste l'accanimento ed esiste il menefreghismo. ma come qua anche nella vita di tutti i giorni. prima di parlare andiamo a fare un pò di volontariato cosi aiutiamo chi sta intorno alle persone anziane. grazie.

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    1. Sono uno che non sa lavorare con le persone anziane. Lavorare non so cosa voglia dire. IO CERCO DI AIUTARE I MIEI GENITORI A VIVERE. PER ME NON è UN LAVORO.
      Secondo me ci sono persone che battono la fiacca e fanno male un mestiere e altre persone che sono coscienti di essere a contatto di persone malferme, debilitate, prive di autosufficienza. Ci sono poi volontari che lo fanno per vocazione, per missione e altri volontari che lo fanno per stare insieme, perchè gli è morto un paziente ... per organizzare in fondo in fondo, raccolte fondi.

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  35. quando l'anziano è allo stremo, delle volte molla, prima psicologicamente, se non ha stimoli

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  36. vorrei morire (forse) anch'io se mi dicessero di andare a finire in un ospizio (dal quale cercherei di scappare) dove mi legassero tutti i giorni alla sedia e qualora mi alzassero barriere al letto.

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  37. Mamma :'( non si andata all'ospizio, ma non ci sei più, sei caduta e ora sono sola

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    1. Ti capisco e Ti mando, anche se sto vivendo il tuo stesso dramma, un sentimento di affetto sincero, sperando che Tu abbia potuto, in questo lasso di tempo, attenuare il dolore.....

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  38. Purtroppo quando la vecchiaia, la demenza, i problemi fisici prendono il sopravvento sulla vita, non è facile decidere il meglio....mia madre era in condizioni critiche a casa, in questi ultimi mesi si era ridotta male. Dopo un accesso al pronto soccorso (da due giorni non mangiava e non parlava) ho provato a ricoverarla in una struttura: i primi tempi sembrava aver recuperato qualcosa, interloquiva. Forse pensavo, continua a migliorare e andiamo a casa. Poi è cominciata una spirale involutiva (piccola bronchite, cibo di traverso, deperimento ecc) che tra alti e bassi, nonostante le cure, l'ha portata alla fine. Quando arriva la fine è sempre dramma costellato dai se e dai ma, ai quali non ci puo' essere una risposta, perchè manca l'esperienza di quel che si poteva fare. Rimane solo il dolore di quel che è la fine della speranza. Trovo molto realistico l'articolo della Fallaci "io e il fantasma di Alekos", che tratta il tema della perdita della madre........

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  39. Io teneri dui anzianu che badari, uni trankilo altro vole fari cosi sporchi! Ma io ci detto no venuta a italia per fari buttana ma solo vole fotti soldi e porta in mio paisi altro cie italia! Italia schifezza ! ciao

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  40. Cosa centra tutta l'Italia con il 50% dei tuoi due anziani?

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