venerdì 29 gennaio 2010

i soliti quattro Conti

Non intendo (con la "Ci" maiuscola) quattro Conti di rango o nobili, intendo quattro calcoli ignobili ma importanti che ogni famiglia fa, anche se non lo sa. I Conti si fanno e anche i Marchesi, se servono. Se un anziano campa due o tre anni, sono dei cinquantamila Euro che volano come ridere (quando ti raccontano una barzelletta che già sai).
La spesa alla voce "ospizio" è sui millecinquecento Euro mese tutto compreso, il resto lo caccia lo stato (se l'anziano è socialmente supportabile). Devi valutare se tenerti la sua pensione (anziano in casa) o salvaguardarti la tua vita (rogne fuori dalle balle). A quel punto, in famiglia, l'anziano è praticamente insopportabile e a mattatoio assegnato. L'anziano rompe, ha pretese, vuole essere servito e riverito, presenta il conto per una vita, a detta sua, dedicata alla famiglia e crede di riscuotere frutto e capitale. Niente di più sbagliato, mai come in questo caso vale il detto "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, scurdammuce ù passato" (anche perchè il passato, non è mai solo rose profumi e balocchi ma spesso spine, sangue e ferie passate in ospedale). In quel momento, tutti i nodi vengono al pettine e anche il gel e tutte le tinte fatte male. La retta dell'ospizio non è poca, non è tanta, fai subito un confronto con l'albergo di Cesenatico e te ne fai una ragione, in più, qui non c'è il mare con le sue spese optionals su sabbia e in acqua. L'alternativa più costosa è farsi dare una mano da una badante (dicasi "assistente familiare" che riempie la bocca). L'ospite in nero costa meno (con l'aggiunta di tutti gli spauracchi e le paturnie accessorie che lo stato pubblicizza perchè ciò non accada), ma se lo si regolarizza, con i suoi bei quasi 900 Euro mensili, più altri 200 e passa Euro di contributi costa di più. C'è la tredicesima e il TFR da considerare. C'è la stanza da riservare (o almeno un angolo sotto il lavello) per questa nuova persona, che entra sempre in famiglia come una spina nel fianco. Hai già un problema, l'anziano, da quel momento meglio considerarne due (di problemi intendo). Di lei non si sa nulla e porta con se un sacco di dubbi, il primo è: "ruba?", e se manterrà in salute il tuo anziano è secondario, del resto la prendi per risparmiare. La badante mangia, porca miseria come mangia! La badante viene da una situazione peggiore (altrimenti mica si barricherebbe in casa tua) e quindi penserà di essere finalmente entrata in una famiglia ricca, con tutto quel che ne consegue. Duemila Euro (tutto compreso) al mese non bastano, non bastano proprio. Mangia la badante, mangia l'anziano e le cure, i medicinali e gli ausili ed ecc. e via col vento che ce n'è sempre una. Millecinquecento per dodici, contro duemila per dodici e ti trovi con seimila Euro in più che ballano. Vince l'appalto l'ospizio, è schiacciante. Se vuoi, puoi rifare i conti. Ci puoi mettere dentro cinquecento Euro mese di ricordi e affetti pregressi, tanto per gratificarti il livello di coscenzioso parente stretto, però la cosa migliore è metterci dentro un altro anziano, magari mite, sano, inoffensivo, autosufficiente. Ecco che allora, con un cento o duecento Euro in più i conti tornano e pareggia la soluzione in famiglia con "solo" (si fa per dire) qualche grattacapo in più. In famiglia si sommano le spese e si moltiplicano i problemi.

giovedì 28 gennaio 2010

Anziano a chi?

Un anziano, anche autosufficiente, da solo, è un problema, anzi un potenziale problema, figuriamoci se non è autosufficiente. All'inizio e sino al momento di rottura (in tutti i sensi) lo si tiene in famiglia, lo si segue, ma poi diventa come un cane a Ferragosto e si vorrebbe abbandonarlo in autostrada ma non si può (scatta l'abbandono di incapace e sono anni di galera). Si può farlo star male e rifilarlo un pò di tempo ad un ospedale e poi ad una struttura riabilitativa, sperando lo dirottino poi d'ufficio in una casa per anziani, comunque si chiami questo posto resta sempre un magazzino premortis, dall'ospizio non si esce più. E' quasi come metterlo al cimitero ma da vivo, lo si versa in caparra al creatore in attesa venga a riprenderselo. Praticamente lo si conserva in frigorifero prima che la morte se lo mangi definitivamente. Un anziano rompe su tutto. Oggi le distrazioni sono veloci e infinite come il web, non si può legarsi al piede una palla di piombo come un anziano, diventa difficile anche andare dal tabaccaio, figuriamoci al cinema o in pizzeria. Bisogna piazzarlo. Se l'anziano va in "graduatoria", prima o poi, una casa di riposo ha un letto liberato da un morto da riempire subito con carne vecchia. Là (all'ospizio) sanno che nessuno andrà mai a reclamare un disservizio. Se l'anziano va li è perchè a casa da fastidio e magari da fastidio (da vivo) anche all'ospizio, perchè ha qualche risparmio in giro, da godere fin che si è giovani (intendo gli eredi).

martedì 26 gennaio 2010

non sparate sulla rossa


Che sia croce o luna, sparare sui disarmati conviene sempre, percentualmente ci sono meno probabilità di ferirsi. Possiamo essere integralisti, buonisti, assolutisti, idealisti, ma lo scontro fra religioni, razze, colori, simboli, c'è, se non altro è un confronto, o almeno un bel tifo da stadio. Le tifoserie, al bar, assieme, avranno sempre difficoltà ad andarci dall'una e dall'altra parte e ognuno penserà pur sempre di aver in mano la saggezza, la religione, la ragione. A noi poveri mortali, che abbiamo tutti i giorni da far quadrare le spese, e ai quali la morale non basta per mangiare, possiamo solo provare a convivere nelle nostre riconosciute e magari anche sin troppo orgogliose diversità. Puntualizzato tutto ciò, possiamo provare a scrivere di badanti, magari abbondanti, obbligatoriamente tolleranti, per restare sani conviventi.

sciarpe e copricapi


Vanno bene le usanze di tutti. Non sto neanche a sindacare se in qualche paese non è così. Non voglio nemmeno chiedermi, perchè, quando qualche giornalista del tiggì di turno, si presenta in collegamento dall'oriente, stia a mettersi il velo in testa. A me, questa moda del non ottemperare alle stesse regole che questo stato m'impone proprio non mi piace. Mi sento uno sfigato di serie "Bi". Non capisco perchè una/o può mettersi il burqa o il turbante, per la religione che ha, e io non posso mettere uno striscione del Pergocrema sulla targa della mia vecchia NSU Prinz, quando vado a 60 all'ora in un centro abitato attrezzato di autovelox. Eppure la religione della velocità (moderatamente trasgressiva) è praticata da molti. Voglio dire, non è una delle solite religioni fai da te partorite dalla new age dell'Euro 5! Diciamocela tutta, sono per la privacy, sono obbiettivamente contro le schedature di stato e le impronte digitali sulla carta d'identità, però troppe sciarpe non sono eque.

mettete in giro la voce


Diciamolo agli stranieri. Qui non c'è niente. Non siamo quasi nè Emilia nè Lombardia. Non lasciamoli venire qui a farsi strane illusioni. Non c'è l'oro a metà gamba anche se non c'è il fango della Lomellina. Si, ci sono vacche da mungere, salami di maiale e di partito, mostarda (occhio ai mandarini), torrone e violini che non son buoni come legna da ardere (scalderanno anche l'anima ma vuoi mettere i piedi gelati d'inverno?).
Il paradiso non è qui, massimo c'è la raffineria.

P.S. Però cinesi, rumeni, marocchini, indiani ecc. non mollano. Vogliono venire qui da noi a star male. Con tante belle città, che ci sono al mondo, proprio non ne capirò mai il motivo. Sarà perchè un giorno, da qui, io, me ne sono andato.

rossi bianchi neri


Non sono i cognomi di tre famosi ragionieri. Diciamo che la nebbia stempera molto tutto il vivace che c'è, però qui i colori dominanti son quelli. Vado in banca e trovo i rossi. Vado in chiesa e trovo i bianchi, ma non solo in chiesa. I neri da qualche parte ci sono sempre. Non riuscirò mai a capire perchè la banca prima è degli impiegati e poi, ma molto poi anche i clienti centrano qualcosa. Se vai a chiedere informazione ai bianchi paghi, paghi sempre. Ridicolo! Ti serve una badante? Per l'informazione paghi. A Milano lo fanno solo in nero quelli che affittano di nascosto stanze a gruppi di immigrati (intendo una stanza ad un gruppo minimo di 5 unità paganti). Non voglio parlare di immigrati, quella è una piaga dove i batteri di tutti i colori proliferano. Diciamo che c'è il Po, certe volte sembra fermo, da buon cremonese (salvo piene, quasi come chi viene da fuori). Per me, qui siamo in area di servizio dal medioevo feudale. Sopra tutti il principe terriero che comanda le vacche, le strade e quindi tutto il resto. Non si muove foglia che vacca non sappia.

contesto Cremona


Non tutti i posti sono uguali, non tutte le italie sono Italia. Qui siamo a Cremona. Meglio? Peggio? Chissà? La città è vecchia in tutto ed è rimasta tale in centro, a parte qualche depauperazione o misfatto della solita amministrazione sorniona e distratta di turno. Si vive un pò ai margini. Se non ci fosse nato Amati, Guarneri, Stradivari e qualche altro ancora, staremmo ancora a litigare su chi ha inventato il torrone alle mandorle, con due o tre tuorli d'uovo al chilo, con mostarda a Natale. C'è la fiera della vacca ma non è nemmeno la più importante, ma ruminare tutto prima di digerire un cambiamento, oehhuuuu se si rumina! Fiiigliole!
P.S.
dimenticavo "fiiigliole" è un modo di dire da signora perbene, per non pronunciare la solita "parolaccia", in bocca a tutti da queste parti, che con le solite tre (o quattro) "Ti" ci va a nozze quando c'è da parlare di grasso e non intendo certo il Giovedì di Carnevale.
I mezzi sono quel che sono (qui sembrano, se non proprio quarti, almeno terzi). I parcheggi? Si alla stazione e poi cammini, tanto è quasi tutto a portata di gamba e aspettare la "radiale" (che poi è un bus ma chissà perchè qui si chiama così) si fa notte.